Strasburgo – Dal primo gennaio 2023 sarà l’italiano Alessandro Chiocchetti il nuovo segretario generale del Parlamento Europeo, la carica di funzionario più alto nell’istituzione che ne dirige anche la macchina amministrativa, supervisionando uno staff di 8 mila persone e un bilancio di 2 miliardi di euro. Lo ha reso noto l’Eurocamera in una nota, con la precisazione che la nomina di Chiocchetti è stata stabilita dall’Ufficio di presidenza, composto dalla presidente Roberta Metsola e dai 14 vicepresidenti del Parlamento. Chiocchetti subentrerà all’attuale segretario in carica, il tedesco Klaus Welle, che ha deciso di ritirarsi entro la fine del 2022, dopo aver ricoperto la posizione dal 2009.
Attuale capo di gabinetto della presidente Roberta Metsola, Chiocchetti è stato selezionato dall’Ufficio di presidenza tra una rosa di quattro diversi candidati, ricorda l’Europarlamento. Una scelta particolarmente divisiva e contestata, sia perché da buona parte dell’opinione pubblica di Bruxelles è stato visto come beneficiario di nepotismo, sia perché l’esito della corsa sembrava già deciso da tempo: ai tre sfidanti di Chiocchetti, tutti e tre direttori generali dell’Eurocamera altamente qualificati, sono stati concessi ieri sera (martedì 12 settembre) 10 minuti a testa per la propria arringa, ma l’incarico è stato affidato comunque all’uomo di Metsola.
La nomina è stata sostenuta in particolare dal capogruppo del Partito Popolare Europeo (Ppe), Manfred Weber. Secondo una ricostruzione fatta da Politico, la nomina di Chiocchetti sarebbe parte di un accordo tra il Ppe, Renew Europe e il gruppo della Sinistra e per molti era scontato che la scelta sarebbe ricaduta su di lui. Uomo di Forza Italia, prima di essere capo gabinetto di Metsola Chiocchetti è stato direttore del Coordinamento legislativo e dei comitati presso la Direzione generale delle Politiche interne dell’Unione. In precedenza ha ricoperto il ruolo di vice capo di gabinetto per il presidente e membro di gabinetto per due segretari generali.
Proprio per le implicazioni sottobanco, la nomina è stata contestata soprattutto dai socialdemocratici e dai Verdi, poco convinti sulle competenze e convinti che fosse frutto di un accordo a livello politico tra i gruppi all’Eurocamera. I leader dei Verdi e dei Socialisti e Democratici (S&D) hanno concordato in anticipo di astenersi dal voto e hanno chiesto un processo di selezione più aperto – nonostante poi l’italiana Pina Picierno e la greca Eva Kaili non si siano allineate. “La saga dell’insediamento di Chiocchetti come nuovo segretario generale è destinata a danneggiare la reputazione del Parlamento agli occhi dei cittadini europei e dei rappresentanti delle altre istituzioni dell’Ue”, ha attaccato la verde Heidi Hautala. Critiche arrivate anche dalla presidente del gruppo degli S&D all’Eurocamera, Iratxe García Pérez: “Si tratta di una procedura accelerata ingiustificata che danneggia gravemente l’immagine dell’istituzione, anche se c’è tempo sufficiente per sostituire l’attuale Segretario generale fino alla fine dell’anno”, ha sottolineato con forza l’eurodeputata spagnola, ammonendo che “questo Parlamento dovrebbe essere all’altezza delle sue risoluzioni quando si tratta di trasparenza nelle istituzioni europee”.