Bruxelles – Le foto, l’attestato di cordoglio e vicinanza con il popolo britannico e la nazione che fu. Perché con morte di Elisabetta II “Il Regno Unito perde un monarca rimarchevole, il mondo una donna memorabile. E’ davvero la fine di un’era”. Guy Verhofstadt, già primo ministro del Belgio e figura di spicco del gruppo dei liberali in Parlamento europeo (Renew), è una delle tante voci di un coro che piange una figura riferimento per tutti. Non a caso Marco Campomenosi capo delegazione della Lega a Bruxelles e Strasburgo, afferma che “Oggi termina il Novecento”.
Dal 2 giugno 1953, giorno della sua incoronazione, ha accompagnato il suo Regno e l’Europa attraverso cambiamenti epocali. L’entrata nell’allora Comunità economica europea e l’uscita dall’Unione europea, la caduta del muro di Berlino, la fine della guerra fredda. Tra le fila del Ppe, la portoghese Lidia Pereira non ha dubbi. “Elisabetta II sarà per sempre LA regina”. Opinione condivisa dall’esponente di Forza Italia e collega di gruppo, Salvatore De Meo. “Elisabetta II ha saputo essere un punto fermo per il suo Paese in tanti anni di grandi mutamenti sociali ed economici. Non solo i suoi sudditi, ma molti oggi piangono una sovrana che ha saputo farsi apprezzare soprattutto per dedizione e rigore”. Incluso l’europarlamente ceco, anch’esso Ppe, Jiri Pospisil. “Il Regno Unito ha smesso di essere grande da oggi”.
Con lei se ne va anche un esempio, sostiene Maria Da Graca Carvalho (Ppe). “E’ stata motivo di ispirazione non solo per i britannici, ma tutti noi”. Lo stesso pensiero che arriva da Raffaele Fitto, esponente di Fratelli d’Italia. “Siamo colmi di tristezza per la sua perdita. Possa la sua vita continuare a essere fonte di ispirazione per tutti noi”.
Non manca il messaggio di Antonio Tajani, presidente della commissione Affari costituzionali e già presidente del Parlamento europeo. “Salutiamo la Regina Elisabetta II, una dei più grandi leader del dopoguerra. Donna forte e saggia che ha saputo accompagnare il Regno Unito nell’epoca moderna, affrontando le tantissime sfide che la storia ha posto al suo cospetto con saggezza e determinazione”
Anche la presidente dei socialdemocratici non può fare a meno di ricordare il peso di Elisabetta. “E’ stata in questi 70 anni un simbolo di dovere, valori e riconciliazione attraverso il cambiamento del tempo per il popolo del Regno Unito, per l’Europa e per il mondo in generale”, ricorda Iratxe Garcia Perez.
“Ci stringiamo al dolore dei suoi cari e di tutti i cittadini britannici”, commenta Fabio Massimo Castaldo, del Movimento 5 Stelle. Elisabbtta II “è stata una donna che ha saputo rappresentare il suo Paese per 70 anni, contribuendo a scriverne la Storia in ogni sua fase”.
“Ci stringiamo al popolo britannico”. Da Brando Benifei, capodelegazione del Pd, il “fortissimo cordoglio” e la vicinanza al Paese intero, a nome personale e di tutta la truppa dem, “in questo momento di grande spaesamento e dolore”
“La Francia perde un’amica sincera”, dice Thierry Mariani (Rn/ID). Per Sylvie Guillame, anche lei francese, ma socialista, “è la storia che volta pagina”.
Esther de Lange, vice presidente del gruppo Ppe, è tra le poche a scegliere la via del silenzio per preferire immagini. Pubblica un disegno che ritrae la regina di spalle, che cammina tenuta per mano da Paddington, il celebro orsetto protagonista dei libri per bambini creato dallo scrittore inglese Micheal Bond, nel 1958. Un omaggio tutto britannico per una protagonista della storia comune.