Bruxelles – L’intesa c’è, ora tutto sta nel vedere se le promesse saranno rispettate. Dopo due anni di quasi stallo sul Patto migrazione e asilo, i co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue hanno siglato un’intesa per impegnarsi a collaborare nell’adozione della riforma delle norme comunitarie prima delle prossime elezioni europee del 2024.
Era il 23 settembre 2020 quando la Commissione Europea presentava in pompa magna il nuovo pacchetto per la riforma del quadro legislativo in materia di asilo e migrazione che, dopo le prime reazioni fredde un po’ in tutta l’Unione, è naufragato sulla quasi totalità dei dossier per le posizioni distanti non solo tra Stati membri, ma anche tra partiti nazionali e gruppi al Parlamento Ue. Manca un anno a mezzo alla fine della legislatura e per questo motivo i leader dell’Eurocamera e le presidenze di turno del Consiglio dell’Ue che si alterneranno fino alla metà del 2024 (Repubblica Ceca, Svezia, Spagna, Belgio, più quella francese appena conclusasi) hanno adottato una dichiarazione congiunta che stabilisce di avviare i negoziati sui dossier tra i co-legislatori al più tardi entro la fine del 2022 e concluderli entro febbraio 2024. “L’effettiva attuazione del calendario concordato sarà soggetta a riunioni di follow-up tra i membri del gruppo di contatto sull’asilo e le presidenze del Consiglio a rotazione”, si legge nel testo firmato dalla leader dell’Eurocamera, Roberta Metsola, dall presidente della commissione per le Libertà civili (Libe), Juan Fernando López Aguilar, e del gruppo di contatto sull’asilo, Elena Yoncheva.
“Questo è senza dubbio un momento storico”, considerato il fatto che con la roadmap viene riconosciuta la “priorità assoluta” rappresentata dal sistema europeo comune di asilo e dal nuovo Patto europeo sulla migrazione e l’asilo per l’Unione: “Entrambe le parti dovrebbero compiere gli sforzi necessari e collaborare il più strettamente possibile, in uno spirito di sincera cooperazione”. I rappresentanti del Parlamento e del Consiglio ritengono che “unendo i nostri sforzi, l’Unione possa compiere progressi reali e ottenere risultati prima della fine dell’attuale legislatura”, per “fornire un nuovo quadro legislativo su una delle nostre aree politiche più impegnative, in cui solo una risposta comune dell’Ue può fornire un sistema sostenibile“.
La tabella di marcia concordata riguarda diverse proposte legislative del Patto. Il Regolamento per la gestione dell’asilo e della migrazione (relatore Tomas Tobé, Ppe), il Regolamento per le crisi e le cause di forza maggiore (relatore Juan Fernando López Aguilar, S&D), il Regolamento sullo screening (relatrice Birgit Sippel, S&D), il Regolamento sulle qualifiche (relatore Matjaž Nemec, S&D), la Direttiva sulle condizioni di accoglienza (relatrice Sophia In ‘t Veld, Renew Europe), il Regolamento modificato sulle procedure di asilo (relatrice Fabienne Keller, Renew Europe), la Direttiva sui rimpatri (relatrice Tineke Strik, Verdi/Ale), il Regolamento Eurodac modificato (relatore Jorge Buxadé Villalba, Ecr) e il Regolamento quadro dell’Unione sul reinsediamento (relatrice Malin Björk, Sinistra).
Citizens expect solutions on migration. Delaying decisions is not an option.
For too long we have been pushing for common EU action.
Today, @Europarl_EN & five @EUCouncil Presidencies committed on reforms by 2024.
A big step forward, creating important momentum to deliver. pic.twitter.com/uvmi7Q743r
— Roberta Metsola (@EP_President) September 7, 2022