Bruxelles – A pochi giorni dal Consiglio straordinario Energia convocato per cercare una risposta comune tra i Ventisette all’aggravarsi della crisi energetica e all’impennata dei prezzi, iniziano a circolare a Bruxelles documenti ufficiosi e bozze di testi che dovrebbero finire sul tavolo dei ministri – seppur con possibili modifiche sostanziali – il prossimo venerdì (9 settembre).
Dopo il non-paper della Commissione Europea – con il piano di riduzione dei consumi dell’elettricità e il tetto ai prezzi dell’energia elettrica prodotta da fonti diverse dal gas – Bloomberg ha preso visione della bozza di documento su cui la presidenza ceca del Consiglio dell’Ue sta lavorando in vista del vertice straordinario e ne ha anticipato i contenuti. Il pacchetto di strumenti d’emergenza proposto da Praga è ambizioso sia sugli interventi sui prezzi del gas e dell’elettricità, sia sulle misure per aumentare la liquidità del mercato, in un momento di particolare urgenza in tutta l’Unione, a causa della crisi aggravata anche dalla sospensione a data da destinarsi delle forniture di gas russo via Nord Stream. O, come si teme a Bruxelles, da un’interruzione che ora potrebbe essere davvero definitiva.
“È chiaro che la prossima stagione di riscaldamento metterà alla prova la resistenza del mercato energetico dell’Ue”, si legge nella bozza: “È fondamentale fare il punto sugli sviluppi del mercato e identificare le possibili misure per affrontare i prezzi elevati dell’energia elettrica, determinati dai prezzi elevati del gas”. Le opzioni che dovrebbero essere proposte dalla presidenza ceca andrebbero a integrare quelle della Commissione, ma spingendo l’azione anche oltre la riduzione dei consumi elettrici, il price cap sull’elettricità prodotta con rinnovabili, nucleare e carbone e il prelievo sui ricavi superiore al tetto fissato. L’obiettivo è quello di evitare di compromettere gli sforzi messi nero su bianco nel piano di riduzione dei consumi di gas del 15 per cento, coordinando i Ventisette nell’affrontare la crisi e tenendo la barra dritta anche sugli obiettivi climatici previsti dal Green Deal europeo.
In attesa della riforma del mercato elettrico annunciata la scorsa settimana dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il pacchetto di strumenti aggiuntivi d’emergenza per limitare l’impatto dei prezzi del gas su quelli dell’energia includerebbe un price cap al gas utilizzato per la produzione di energia elettrica, ma anche su quello importato dalla Russia, oltre all’esclusione temporanea del gas dalla formazione del prezzo nel mercato dell’elettricità. A questo si dovrebbe aggiungere una serie di misure per aumentare la liquidità delle imprese che operano nel settore energetico: una linea di credito a livello europeo, un adeguamento automatico del tetto dei prezzi e la sospensione temporanea dei mercati europei dei derivati sull’energia elettrica. Infine, potrebbe essere anche proposta una valutazione sull’utilizzo del mercato del carbonio Ue, per vendere più permessi di emissioni che attualmente sono nella riserva di stabilità del sistema Ets, contribuendo ad abbassarne i prezzi.