Bruxelles – Nel 2022 nell’Unione europea sono bruciati oltre 700mila ettari di boschi, in triste record che non si toccava dal 2006. Negli ultimi due mesi, 29 aerei e otto elicotteri sono stati schierati in tutta Europa per rispondere alle richieste di assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell’Ue, che permette di coordinare gli aiuti da uno Stato membro all’altro. Sono stati raggiunti da 369 vigili del fuoco a terra e più di 105 veicoli.
Il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarčič spiega che “stiamo affrontando un’estate difficile in Europa. Finora, il meccanismo di protezione civile dell’Ue è stato attivato nove volte da cinque Paesi, con un grado di solidarietà senza precedenti dimostrato dagli Stati membri”.
Da Bruxelles si continuerà a monitorare la situazione 24 ore su 24 attraverso il centro di coordinamento della risposta alle emergenze e a mobilitare l’assistenza necessaria. Il commissario spiega che “il servizio di mappatura di emergenza satellitare dell’Ue Copernicus è stato attivato 46 volte in 15 paesi per gli incendi boschivi e circa 150 vigili del fuoco provenienti da Bulgaria, Romania, Germania, Francia, Finlandia e Norvegia sono stati schierati in Grecia a luglio e agosto per supportare i vigili del fuoco locali”.
Gli Stati membri possono attivare il meccanismo di protezione civile dell’Ue per richiedere aiuto nella lotta contro gli incendi boschivi. RescEU rafforza la risposta della protezione civile dell’Unione istituendo una riserva che viene mobilitata quando non sono disponibili altri mezzi nazionali.