Bruxelles – Un medicinale anti-tumorale che potrebbe aiutare al trattamento della malattia del Coronavirus. La task force d’emergenza (Emergency Task Force – Etf) dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha avviato ieri (27 luglio) una revisione dei dati della sabizabulina, un medicinale anti-tumorale sviluppato dalla farmaceutica statunitense Veru, per trattare gli effetti della malattia COVID-19, provocata dall’infezione del coronavirus.
📢 EMA’s Emergency Task Force, known as ETF, is now reviewing data on the use of #sabizabulin, a cancer medicine, for treating #COVID19.
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E’ quanto ha comunicato l’agenzia europea con sede ad Amsterdam in una nota, in cui precisa che la revisione passerà in rassegna “tutti i dati disponibili, compresi i dati di uno studio che ha coinvolto pazienti ospedalizzati con COVID-19 da moderato a grave che sono ad alto rischio” di un aggravamento “respiratorio acuto e morte”. I primi risultati di questo studio hanno indicato, scrive l’EMA, che il trattamento con sabizabulina “potrebbe ridurre il numero di decessi in questi pazienti rispetto al placebo”, ovvero il trattamento fittizio.
L’agenzia europea precisa che la farmaceutica statunitense non ha ancora presentato domanda per un’autorizzazione all’immissione in commercio o una revisione continua (una procedura che consente all’EMA di accelerare la procedura di approvazione di un trattamento o un medicinale), ma con l’avvio della revisione dei dati l’EMA punta ad accelerare i tempi e a dare una base scientifica agli Stati membri che possono considerare l’uso del medicinale a livello nazionale prima di una possibile autorizzazione. La procedura è stata avviata su richiesta della Germania.
EMA spiega che il farmaco in questione agisce distruggendo i microtubuli, che fanno parte dello scheletro interno delle cellule. Questi microtubuli svolgono un ruolo nell’aiutare il SARS-CoV-2 (il coronavirus che causa il COVID-19) a entrare e uscire dalle cellule. Legandosi a parti dei microtubuli, si prevede che la sabizabulina interferisca con il ciclo di vita del virus e ne limiti la diffusione. Per l’EMA si tratta della prima revisione di dati attivata dopo che Bruxelles ha ampliato i poteri dell’EMA durante le emergenze di salute pubblica, come quella del Coronavirus.