Bruxelles – Dopo l’allaccio alla rete dell’Unione europea lo scorso marzo, a partire da oggi (30 giugno) l’Ucraina potrà esportare elettricità nel mercato dell’UE. Ad annunciarlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un tweet spiegando che dall’accordo “quindi ne beneficiamo entrambi”. L’accordo, che già era stato annunciato qualche giorno fa, nei fatti consentirà all’Ucraina di guadagnare entrate per sostenere il suo sistema elettrico in una situazione in cui il suo reddito interno è stato ridotto dagli attacchi della Russia, ma allo stesso tempo, metterà a disposizione dell’UE ulteriore elettricità a prezzi più accessibili in un periodo in cui i prezzi dell’energia elettrica sono particolarmente elevati perché trainati da quelli del gas.
Un funzionario del ministero dell’Energia di Kiev, citato da Reuters, ha parlato all’inizio di giugno della possibilità di un guadagno per 1,5 miliardi di euro dalle esportazioni di elettricità nell’Unione europea entro la fine dell’anno e ancora di più dopo aver ottenuto il diritto di esportare in Europa la sua energia, principalmente Romania, Ungheria, Slovacchia e Polonia. La Commissione Europea ha annunciato lo scorso 16 marzo la sincronizzazione di entrambe le reti elettriche di Ucraina e Moldova alla rete dell’Europa continentale, per aiutare i due Paesi a mantenere stabile il proprio sistema elettrico, le case calde e le luci accese anche durante la guerra della Russia in Ucraina.
In realtà, per quanto riguarda Kiev, la sincronizzazione elettrica era un progetto che Bruxelles portava avanti da tempo considerandolo strategico per diversificare i fornitori di elettricità e rafforzare l’autonomia energetica del Paese dalla Russia. Strategico anche per l’Ucraina che ha iniziato il lavoro di disaccoppiamento dalla rete elettrica russa dal 2014, quando il presidente Vladimir Putin ha annesso illegalmente la penisola di Crimea. A detta di Bruxelles, l’allaccio alla rete europea sarebbe avvenuto in ogni caso il prossimo anno, ma la guerra di Russia ne ha, inevitabilmente, accelerato i risultati.
Quanto alla Moldova, oggi si è tenuto il secondo dialogo di alto livello per rafforzare la cooperazione energetica e la Commissione europea ha annunciato che grazie a un prestito del valore di 300 milioni di euro che sarà fornito dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, la Moldova potrà acquistare a breve dall’UE il gas per scopi di emergenza e stoccaggio prima del prossimo inverno. Come misura di prevenzione in caso di tagli alle forniture da parte della Russia. Da quando i leader europei all’ultimo Vertice Ue di giugno hanno sostenuto per Moldova e Ucraina lo status di paese candidato all’adesione all’UE, “le nostre relazioni hanno assunto una nuova dimensione. Stiamo già lavorando a stretto contatto sulle questioni energetiche, ma rafforzeremo ulteriormente la nostra partnership e prepareremo il sistema energetico moldavo per il suo futuro europeo”, ha chiarito la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson.