Bruxelles – Il Consiglio ha chiesto al Parlamento europeo un parere sul progetto di decisione del Consiglio sulla piena applicazione dell’acquis di Schengen in Croazia.
Dopo che il Parlamento avrà espresso il proprio parere, la decisione potrà essere sottoposta al Consiglio per l’adozione definitiva. La decisione del Consiglio deve essere adottata all’unanimità dagli Stati membri che già applicano tutte le parti dell’acquis di Schengen, oltre alla Croazia.
Dalla sua adesione all’UE, la Croazia ha applicato le disposizioni dell’acquis di Schengen, ad eccezione delle disposizioni sulla revoca dei controlli alle frontiere interne. Ai sensi dell’atto di adesione della Croazia all’UE, tali controlli possono essere revocati solo a seguito di una decisione del Consiglio in tal senso, previa verifica, conformemente alle procedure di valutazione Schengen applicabili, che la Croazia soddisfi le condizioni necessarie.
La valutazione Schengen della Croazia si è svolta tra il 2016 e il 2020. Nell’ottobre 2019 la Commissione ha riscontrato che la Croazia aveva adottato le misure necessarie per garantire che le condizioni necessarie per l’applicazione di tutte le parti dell’acquis di Schengen fossero soddisfatte. Ha chiuso i piani d’azione per i settori valutati nel febbraio 2021. Il 9 dicembre 2021 il Consiglio ha approvato conclusioni sul rispetto delle condizioni necessarie per la piena applicazione dell’acquis di Schengen in Croazia.
L’area Schengen comprende 26 paesi: 22 paesi UE e quattro paesi extra-UE.
Cinque paesi UE non ne fanno parte. L’Irlanda non ha aderito e mantiene la propria area di circolazione con il Regno Unito. Oltre alla Croazia, Bulgaria, Cipro e Romania dovrebbero invece col tempo aderire a Schengen.
I quattro paesi non-UE che ne fanno parte sono l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e il Liechtenstein.