Bruxelles – Ripensare e rinnovare l’Unione europea, ma soprattutto “ripotenziare” l’Unione, attraverso un percorso politico che fa di energia, gestione dei flussi migratori, difesa e messa in sicurezza dell’economia i principali ambiti di lavoro su cui convogliare e concentrare sforzi e lavori. La Repubblica Ceca inizia a svelare il programma del proprio semestre di presidenza del Consiglio, al via l’1 luglio. E’ la seconda volta che il Paese ha il compito di coordinare e gestire l’attività tecnica e politica nel consesso rappresentativo degli Stati membri, dopo il semestre del 2009.
Mikulas Bek, ministro per gli Affari europei di Praga, ha presentato le priorità del governo per il sempre più imminente semestre ceco. “L’Europa come mandato: ripensare, ricostruire, ripotenziare”. Questo il motto scelto da Praga, ispirato alle idee e ai valori di Vaclav Havel, e che l’esecutivo ceco coniuga attorno alle cinque priorità rappresentate da gestione della crisi dei rifugiati e rinnovamento dell’Ucraina del dopoguerra, sicurezza energetica, potenziamento delle capacità di difesa e sicurezza informatica, capacità di resistenza dell’economia europea, potenziamento delle istituzioni democratiche.
Un’agenda legata all’attualità, che intende guardare alla sfide di oggi e che saranno anche quelle dell’immediato futuro. La cyberiscurezza che chiama in causa la trasformazione tecnologica incardinata nell’agenda dell’UE e pure la sicurezza dei Ventisette, e poi l’Ucraina con gli aspetti energetici del conflitto. “Prometto di accettare la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea con orgoglio, umiltà e determinazione”, le parola del primo ministro Petr Fiala. “La porteremo avanti nell’interesse di tutti i cittadini degli Stati membri dell’Unione europea”, assicura il capo del partito Ods, che siede nel gruppo dei Conservatori europei.
A Praga non si vuole perdere tempo, tanto è vero che i presidenti dei gruppi del Parlamento europeo sono stati invitati nella capitale ceca per un primo incontro istituzionale per avviare confronto e discussione sull’agenda della Repubblica ceca.