Città del Vaticano – “Questa guerra deve finire, riportiamo la pace in Europa“. In un tweet, Ursula von der Leyen sigilla l’impegno preso con Papa Francesco. L’incontro a porte chiuse in Vaticano dura venti minuti. Tanto basta per discutere con il Pontefice della guerra in Ucraina e delle prospettive per l’Europa e per il mondo. “Veramente felice di incontrare di nuovo sua santità. Siamo uniti a coloro che soffrono per il conflitto”, commenta sui social.
Il viaggio a Roma è fitto di impegni, solo ieri la presidente della Commissione europea ieri ha aperto i lavori della conferenza ‘Reconstructing the Future for People and Planet’, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e dalla Bauhaus Earth. Nell’intervento un appello accorato perché i grandi ascoltino il ‘grido della Terra’: “Per troppo tempo l’umanità ha dimenticato questa responsabilità. Generazione dopo generazione ha sfruttato la natura oltre i confini del nostro pianeta. Abbiamo preso, inquinato, smaltito. E questo deve finire”, ha insistito von der Leyen, invocando “un nuovo modello, che restituisca alla natura invece di sottrarla”. Obiettivo “fare dell’Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050”.
Di clima von der Leyen torna a parlare oggi con il Papa, nello studio del Palazzo apostolico. Nelle immagini diffuse dal Vaticano i due si rivolgono sorrisi e strette di mano, il Pontefice è ancora in sedia a rotelle. Nello scambio di regali, sfogliano e commentano un grande volume di architettura Bauhaus e una foto incorniciata di un progetto di urbanistica sostenibile, doni della presidente. Sul tavolo, una fusione in bronzo con due mani che si stringono, sullo sfondo del colonnato di San Pietro, una donna con bambino e una nave di migranti, su una scritta che recita ‘Riempiamo le mani di altre mani‘, dono di Francesco per von der Leyen, con i volumi dei suoi documenti (Il Messaggio per la Pace di quest’anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev, il volume su l’Appartamento Pontificio delle Udienze, a cura della Prefettura della Casa Pontificia).
Guerra al centro anche in Terza Loggia, dove da prassi la presidente incontra il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. “Ci si è soffermati sulle buone relazioni bilaterali e sul comune impegno ad adoperarsi per porre fine alla guerra in Ucraina, dedicando particolare attenzione agli aspetti umanitari e alle conseguenze alimentari del protrarsi del conflitto – ha fatto sapere il Vaticano -. Si è parlato delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa e delle sue conseguenze sui futuri assetti dell’Unione”.