Bruxelles – La Slovacchia sosterrà Taiwan nella sua resistenza ai ‘poteri forti’ che minacciano la democrazia. L’ha dichiarato oggi (7 giugno) a Taipei, il vicepresidente del parlamento slovacco Milan Laurenčík, a capo della delegazione in visita – dal 5 al 10 giugno – nell’ex isola di Formosa, secondo l’agenzia di stampa taiwanese CNA. Dallo scorso dicembre le relazioni tra Slovacchia e Taiwan sono sempre più strette e più vicine al caso lituano.
Nella giornata di oggi, Laurenčík ha visto la presidente Tsai Ing-wen, insieme a Peter Osuský, presidente del gruppo parlamentare per le relazioni tra Slovacchia e Taiwan, a Juraj Droba, presidente della regione di Bratislava, e a una serie di deputati slovacchi. Durante l’incontro, al palazzo presidenziale di Taipei, Laurenčík ha sottolineato come l’isola e il Paese europeo, pur distanti geograficamente, siano accomunati da valori come la libertà e la democrazia, mentre Tsai ha auspicato una maggiore cooperazione “nel consolidare la difesa democratica”.
“In questi ultimi anni, le relazioni bilaterali tra Taiwan e la Slovacchia sono sempre più strette”, ha affermato la presidente, ricordando la donazione di mascherine da parte di Taipei allo Stato dell’UE e, in risposta, l’invio di vaccini da Bratislava all’isola, “che hanno creato un ‘circolo virtuoso’ sul piano internazionale”. Anche i 16 protocolli d’intesa (MOU) siglati dai due Paesi che, per la presidente, apriranno la strada a una futura cooperazione nei settori di ricerca e sviluppo, tecnologia spaziale, commerciale e dei semiconduttori.
Si tratta del quarto incontro tra delegazioni dei due Paesi in meno di un anno. A ottobre 2021 il ministro degli Esteri Joseph Wu era stato a Bratislava con una delegazione per gli investimenti di oltre 60 persone, guidata dal Consiglio nazionale per lo sviluppo, l’organismo responsabile per le politiche di sviluppo industriale di Taipei. Tra le altre tappe, c’erano state anche Repubblica Ceca e Polonia – che avevano inviato vaccini all’isola – e la Lituania, dove era in corso l’apertura di un ufficio di rappresentanza ‘taiwanese’. Due mesi dopo, il viceministro dell’Economia Karol Galek era andato sull’isola insieme alla delegazione slovacca più numerosa di sempre (43 persone), mentre l’ultima visita, questa volta di Taipei in Slovacchia, risale a marzo 2022.
La Slovacchia non riconosce formalmente Taiwan e ospita un ‘ufficio di rappresentanza di Taipei’ – e non ‘taiwanese’ come nel caso lituano – dal 2003. Bratislava ha sempre mantenuto un rapporto più di basso profilo rispetto a Vilnius che, proprio per l’avvicinamento a Taipei, è stata colpita da una serie di restrizioni ai prodotti importati a partire dalla fine del 2021. Non è però detto che anche la Slovacchia non finisca nel mirino di Pechino: durante la visita, secondo Taiwan News, Laurenčík avrebbe detto che Taiwan sarebbe un partner economico ben più importante della Cina. Le autorità cinesi, già nel 2021, avevano intimato alla Slovacchia di interrompere qualunque forma di scambio formale con le autorità taiwanesi e di attenersi al principio ‘Una Cina sola’.
I enjoyed a productive meeting with Deputy Speaker Laurenčík & his delegation. #Taiwan & #Slovakia will continue to strengthen our friendship & bilateral cooperation, as we work with other like-minded countries to bolster our democratic resilience. pic.twitter.com/Jxg3p19xwl
— 蔡英文 Tsai Ing-wen (@iingwen) June 7, 2022
Per quanto si fosse auspicato un ripensamento dei rapporti politici e commerciali con Taiwan, l’approccio europeo resta invece più pragmatico. Nell’ultimo dialogo annuale UE-Taiwan sul commercio e gli investimenti del 2 giugno – pur ‘modernizzato’ – si sono esclusi (a breve) sia un accordo bilaterale sugli investimenti sia il riconoscimento diplomatico dell’isola.