Bruxelles – Nuovi parametri per misurare i progressi ambientali, sociali e di governance (ESG) e un Indice di Sostenibilità per valutare la performance aziendale che collega in maniera diretta il 30 per cento della remunerazione agli obiettivi di sostenibilità. Ma anche uno Statement of Purpose aggiornato, che ribadisce la missione dell’azienda verso un futuro senza fumo evidenziando la necessità di una maggiore collaborazione con i governi e la società civile per massimizzare la possibilità di arrivare a questo risultato con l’eliminazione dei prodotti basati sulla combustione.
Sono alcune delle novità dell’ultimo Integrated Report, il rapporto annuale che fornisce un quadro completo dei progressi compiuti dall’azienda nel raggiungimento degli obiettivi di business e sostenibilità, fornendo agli stakeholder un aggiornamento sulla trasformazione dell’azienda verso un futuro senza fumo,pubblicato da Philip Morris International (PMI). Tra i principali risultati per quanto riguarda l’impatto dei prodotti immessi sul mercato, il rapporto mette in evidenza che 15,3 milioni di persone sono passate completamente ai prodotti senza combustione di PMI e hanno abbandonato le sigarette al 31 dicembre 2021; erano 13 milioni nel 2020. Il 29,1 per cento dei ricavi netti deriva dai prodotti senza fumo, che a fine anno erano disponibili per la vendita in 71 mercati in tutto il mondo; in aumento rispetto al 23,8 per cento e ai 64 in cui erano disponibili nel 2020. Infine, il 99 per cento degli investimenti in Ricerca e Sviluppo destinati ai prodotti senza combustione.
Quanto al fronte operativo, il 39,7 per cento delle posizioni manageriali risultavano occupate da donne, in linea con l’obiettivo del 40 per cento fissato per il 2022. Il 67 per cento dei coltivatori a contratto che forniscono tabacco a PMI ottengono un reddito da lavoro, cifra in aumento rispetto al 48 per cento del 2020 ed è stata stimata una riduzione del 18 per cento delle emissioni totali di CO2 e della catena del valore e del 33 per cento rispetto al valore di base del 2019 delle emissioni da operazioni dirette. Infine, secondo il rapporto, il 100 per cento del tabacco è stato acquistato senza nessun rischio di deforestazione delle foreste primarie e protette.
Il rapporto mette in evidenza la centralità dell’Italia dal punto di vista della sostenibilità: dall’uso responsabile della risorsa idrica, testimoniato anche dall’ottenimento della certificazione Alliance for Water Stewardship (AWS), alla digilitalizzazione e innovazione della filiera agricola, attraverso una serie di azioni come l’introduzione di sensori per l’ottimizzazione dell’irrigazione, (irrigazione a goccia, fertilizzanti liquidi) e l’impiego di tecnologie digitali avanzate. Sostenibilità ambientale, ma anche sociale. Un esempio tra i tanti è la certificazione Equal Salary, che Philip Morris International ha ottenuto a livello globale, un riconoscimento importante che testimonia l’impegno affinché uomini e donne abbiano la stessa retribuzione a parità di lavoro, oltre che analoghe opportunità e condizioni di lavoro.
“La sostenibilità e la performance aziendale sono fortemente connesse e si rafforzano a vicenda. Le nostre azioni, fondate su dati, scienza e fatti, parlano più delle parole. PMI si impegna ad essere un agente di cambiamento e a sviluppare e produrre alternative tecnologiche efficaci al fumo per i fumatori adulti che non smettono. Con una visione di lungo termine, stiamo anche espandendo la nostra attività in settori che vanno oltre il tabacco e la nicotina, come il benessere e la salute del consumatore”, ha commentato Jacek Olczak, Chief Executive Officer di PMI.
Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia.