Bruxelles – Una decisione inedita. L’Unione Europea ha lanciato oggi (giovedì 12 maggio) il primo partenariato digitale con un Paese extra-UE e l’ha fatto con uno degli alleati considerati più affidabili sul piano tecnologico e ambientale: il Giappone. Al 38esimo vertice UE-Giappone svoltosi a Tokyo, i due partner hanno siglato un’intesa che “farà progredire la cooperazione su un’ampia gamma di questioni digitali al fine di promuovere la crescita economica e realizzare una società sostenibile attraverso una trasformazione digitale inclusiva, sostenibile, incentrata sull’uomo e basata sui nostri valori comuni”.
Secondo quanto si legge nella dichiarazione congiunta del vertice, Bruxelles e Tokyo puntano a stringere la collaborazione in settori quali “la connettività internazionale sicura e le infrastrutture di dati verdi, la privacy, l’innovazione dei dati, la regolamentazione digitale, lo sviluppo di competenze per i lavoratori e la trasformazione digitale delle aziende, comprese le piccole e medie imprese, e dei servizi pubblici”. Al centro del partenariato digitale UE-Giappone c’è il progetto Data Free Flow with Trust, ovvero la facilitazione di “flussi di dati transfrontalieri sicuri e protetti attraverso il miglioramento della sicurezza e della privacy”, che “rafforzerà il dialogo esistente su questi temi al fine di ottenere risultati concreti, in particolare per quanto riguarda il 5G, il 6G e le applicazioni sicure ed etiche dell’intelligenza artificiale e la resilienza delle catene di approvvigionamento globali nell’industria dei semiconduttori”.
“Il lancio del partenariato digitale UE-Giappone è una pietra miliare“, ha dichiarato il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, durante la conferenza stampa al termine del vertice. “Si tratta della nostra prima partnership digitale con un altro Paese”, ha aggiunto Michel, “che ci aiuterà a raggiungere i nostri obiettivi comuni in molte aree-chiave”. Il partenariato digitale UE-Giappone costituirà “un forum che darà una direzione politica e uno slancio al nostro lavoro congiunto sulle tecnologie digitali“, gli ha fatto eco la numero uno della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “La leadership in questo campo è essenziale per la nostra competitività e sicurezza”.
Today we have taken important steps forward to strengthen our relations.
First, we are launching an EU-Japan Digital Partnership.
The first of its kind. Because leadership in this field is key to our competitiveness and security
https://t.co/JG69Wd2cBr— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 12, 2022
Ma il nuovo partenariato UE-Giappone si inserisce nella più ampia cornice di una cooperazione ormai strutturata, che coinvolge non solo la transizione digitale, ma anche quella verde. Nella dichiarazione congiunta trovano largo spazio gli obiettivi dell’Alleanza verde lanciata in occasione del vertice dello scorso anno, che “ha già portato a una cooperazione significativa in materia di transizione energetica, protezione dell’ambiente, azioni subnazionali per il clima, imprese e commercio, ricerca e sviluppo e finanza sostenibile”. È tutto pronto per sviluppare “rapidamente” un piano di lavoro operativo proprio per l’attuazione dell’Alleanza verde UE-Giappone, che si concentri sul rafforzamento del Dialogo sulla politica energetica “per perseguire una transizione energetica pulita verso emissioni nette zero e garantire la sicurezza energetica”. Focus particolare su idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, “sicurezza, smantellamento e innovazione” nucleare, sviluppo di energie rinnovabili, “compreso l’eolico offshore”, e gas naturale “durante la transizione energetica e climatica”.
A questo proposito UE e Giappone hanno stretto l’intesa sui “provvedimenti immediati per accelerare la transizione energetica” basata sia “sull’efficienza energetica”, sia “sulla diffusione su larga scala di energie pulite, sicure e sostenibili”, ma anche sulla cooperazione “per ridurre la dipendenza dell’Europa dalle forniture energetiche provenienti dalla Russia e per garantire la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico“. Mentre tutto il mondo deve affrontare le conseguenze della guerra russa in Ucraina che “si ripercuotono fortemente sui mercati internazionali dell’energia, provocando ulteriori e significativi aumenti dei prezzi dei combustibili fossili e dell’elettricità”, Bruxelles e Tokyo sono impegnati a “mantenere stabili i mercati energetici globali e a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti reciproci, in particolare per quanto riguarda la fornitura di gas naturale liquefatto”, alla luce delle sanzioni economiche contro il Cremlino.