Bruxelles – Più di 450 milioni di euro, il secondo Stato membro per importo versato in aiuto della solidarietà dimostrata nei confronti degli oltre 100 mila profughi ucraini già arrivati. La Commissione Europea ha versato oggi (giovedì 28 aprile) all’Italia e agli altri Paesi UE i pagamenti anticipati dal fondo di coesione dal fondo di coesione REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe) dal valore superiore ai 3,5 miliardi, come sostegno per l’accoglienza dei rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina (ormai quasi 5 milioni).
Per l’esattezza, all’Italia sono stati destinati 452 milioni di euro, poco più di quelli versati alla Romania (450) che è un Paese di confine con l’Ucraina. La prima beneficiaria è la Polonia – con 562 milioni – a cui è stato riconosciuto lo “sforzo enorme” nella gestione della crisi. L’aumento del prefinanziamento nell’ambito di REACT-EU per accelerare l’accesso ai fondi era stato annunciato lo scorso 23 marzo dal gabinetto guidato da Ursula von der Leyen, nel corso della presentazione delle linee-guida per l’assistenza dei profughi ucraini da parte degli Stati membri, con la possibilità di un cofinanziamento al 100 per cento nell’ambito dell’azione di coesione dell’UE per i rifugiati in Europa (CARE) e di mobilitare in modo flessibile le risorse disponibili dalla politica di coesione nell’ambito dei programmi 2014-2020.
“Oggi vediamo un altro risultato concreto della nostra solidarietà con la mobilitazione dei fondi dove sono più necessari”, ha commentato la commissaria per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, mentre il responsabile per il Lavoro e i diritti sociali, Nicolas Schmit, ha sottolineato che “le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina hanno bisogno di un sostegno immediato per ricostruire le loro vite in sicurezza”. Attraverso questi pagamenti anticipati, gli Stati membri possono “offrire cibo, alloggio, assistenza sanitaria, istruzione, aiuto per l’accesso al lavoro e altro ancora a chi ne ha bisogno”, ha aggiunto il commissario.