Bruxelles – Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha avuto questa mattina alle undici un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin chiedendogli di facilitare un accesso “immediato” e un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari da Mariupol “e altre città assediate tanto più in occasione della Pasqua ortodossa”, prevista per domenica 24 aprile.
Lo riferisce lo stesso Michel in una serie di tweet in cui spiega di aver ribadito con fermezza al capo del Cremlino la posizione dell’UE, una posizione di “sostegno all’Ucraina e alla sua sovranità, e di condanna per l’aggressione russa. La nostra unità, i nostri principi e i nostri valori sono inviolabili”. Michel si è recato in Ucraina mercoledì 20 aprile, per la prima volta da quando l’invasione di Mosca dell’integrità territoriale dell’Ucraina è iniziata lo scorso 24 febbraio.
Call with President Putin @KremlinRussia_E
Strongly urged for immediate humanitarian access and safe passage from #Mariupol and other besieged cities all the more on the occasion of Orthodox Easter.
— Charles Michel (@CharlesMichel) April 22, 2022
Fonti europee spiegano che la posizione dell’UE è stata ribadita “in modo schietto e diretto”, sottolineando a Putin l’inaccettabilità della guerra della Russia. Ma non solo, Michel ha dettagliato a Putin i costi delle sanzioni che l’UE sta imponendo alla Russia per la sua aggressione intenzionale e la violazione del diritto internazionale, forte di cinque pacchetti di sanzioni (con un sesto, probabile, in arrivo) già varati dai governi UE. Michel ha parlato schiettamente a Putin di quelli che sono, secondo la sua opinione, gli errori di calcolo e le perdite della Russia in questa guerra, per “bucare il vuoto di informazione che potrebbe esserci attorno a Putin”, spiegano fonti dell’UE.
Il colloquio telefonico si è concentrato soprattutto sulla situazione umanitaria in Ucraina. Michel ha chiesto un cessate il fuoco umanitario in occasione della prossima Pasqua ortodossa, che si terrà domenica, insieme a un accesso umanitario e corridoi umanitari che consentano un passaggio sicuro per i civili dalle città assediate, in particolare Mariupol. Reiterato l’invito a Putin a impegnarsi direttamente con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Da settimane ormai, “il mondo è stato testimone di un crudele assalto illegale a Mariupol da parte della Russia che ha portato alla distruzione su vasta scala della città, comprese le atrocità contro i civili, con il pretesto contorto di “liberare” la città”, ha denunciato anche l’alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in una nota diramata poco dopo. “Migliaia dei suoi abitanti sono stati deportati in Russia o sfollati con la forza nelle aree dell’Ucraina non controllate dal governo”.
Il capo della diplomazia europea ha rinnovato l’invito al Cremlino a consentire corridoi umanitari per l’evacuazione in sicurezza dei civili di Mariupol. “È necessario creare immediatamente corridoi umanitari, con le necessarie assicurazioni di cessate il fuoco, da Azovstal e altre aree della città ad altre parti dell’Ucraina”, ha detto Borrell, facendo eco alle parole di Michel.