Bruxelles – La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha deciso di finanziare l’azienda italiana di biotecnologie IRBM, specializzata in ricerca e sviluppo (R&D) di cure biomediche e farmaceutiche contro le malattie infettive, neurologiche e oncologiche. La società, con sede a Pomezia, in provincia di Roma, riceverà 15 milioni di euro per l’espansione dei propri laboratori di R&D sul Coronavirus e altre malattie infettive.
Il finanziamento proviene dal Dispositivo finanziario per le malattie infettive InnovFin (IDFF), il nuovo strumento europeo che sostiene progetti di ricerca e innovazione in ambito medico con un contributo che va da 7,5 milioni fino a un massimo di 75 milioni di euro. L’IDFF ricade nel programma europeo InnovFin, finanziato da Horizon 2020.
Il progetto presentato da IRBM riguarda le attività di R&D della compagnia tra il 2022 e il 2024, e ha l’obiettivo di contrastare la diffusione del virus e di accelerare gli studi già presenti sulle altre malattie. Nello specifico, la società punta a un aumento della produzione dei vaccini, con un controllo della qualità e l’uso di macchinari e tecnologie all’avanguardia, verso sieri di seconda generazione.
“Questa operazione conferma il sostegno della BEI alla ricerca e allo sviluppo in ambito medico, a fianco di compagnie come IRBM”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, “coinvolte nello sviluppo di nuovi vaccini e trattamenti per il Coronavirus”.
Anche il presidente e Ceo di IRBM Piero di Lorenzo ha affermato: “Siamo orgogliosi che la BEI abbia deciso di fornirci questo finanziamento, a supporto degli ambiziosi piani di sviluppo del Gruppo IRBM”. Il Ceo ha aggiunto: “La compagnia sta aumentando il suo ruolo nel settore delle scienze naturali attraverso l’espansione di una ricerca e di capacità produttive altamente innovative, l’assunzione di personale chiave, con un’expertise internazionale e acquisizioni strategiche”.