Bruxelles – Migranti irregolari in diminuzione in Italia, ma in aumento ovunque. Il primo trimestre del 2022 risulta il più intenso in termini di attraversamenti illegali alle frontiere esterne dell’UE dalla crisi migratoria del 2016, rileva Frontex nel suo ultimo aggiornamento, che non tiene conto dei rifugiati ucraini Secondo i calcoli preliminari dell’Agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’UE, tra gennaio e marzo del 2022 sono stati rilevati più di 40.300 attraversamenti illegali, il 57 per cento in più rispetto a un anno fa. Nel mese di marzo sono stati registrati quasi 11.700 migranti irregolari alle frontiere esterne dell’UE, il 29per cento in più rispetto allo stesso mese del 2021. Ecco le cifre in dettaglio:
Confine terrestre orientale (+714 per cento)
Se il primo trimestre del 2022 risulta il più intenso in termini di attraversamenti illegali alle frontiere esterne dell’UE, il confine terrestre orientale ha visto il maggiore incremento tra le rotte migratorie. Ciò era dovuto al fatto che alcuni cittadini ucraini cercavano di attraversare illegalmente il confine tra i valichi di frontiera, sebbene la stragrande maggioranza degli ucraini arrivasse legalmente attraverso regolari valichi di frontiera. Il numero totale di rilevamenti è salito di sette volte a oltre 950. Nel solo mese di marzo, il numero di rilevamenti di valichi di frontiera illegali nella regione è aumentato di 12 volte, superando le 600 unità.
La rotta del Mediterraneo orientale ha visto il numero di arrivi di migranti irregolari più che raddoppiati nel periodo gennaio-marzo, superando le 7.000 unità. Il significativo aumento è stato determinato dai rilevamenti di attraversamenti illegali di frontiera a Cipro, triplicati a oltre 5.100 (su 7 005 rilevamenti per tutte le rotte del Mediterraneo orientale). Nel mese di marzo, anche il numero totale di migranti rilevati è raddoppiato, arrivando a quasi 3.250. Le principali nazionalità rilevate erano nigeriane e congolesi.
Il numero di rilevamenti sulla rotta dell’Africa occidentale è aumentato del 70 per cento nel primo trimestre a circa 5.850, anche se il totale per il solo mese di marzo è sceso di due terzi rispetto a un anno fa a circa 360.