Bruxelles – Il Parlamento UE inizia a lavorare sulle intrusioni nella vita democratica di Stati membri e istituzioni europee. Eletti i membri di presidenza della commissione speciale Pegasus, voluta dopo i i casi di spionaggio di giornalisti e membri della politica attraverso il software israeliano. Eletto presidente l’esponente olandese del PPE, Jeroen Lenaers. Vicepresidenti Sándor Rònai (S&D, Ungheria), Diana Riba y Giner (Verdi, Spagna), e Moritz Korner (RE, Germania).
Il nuovo organismo parlamentare ha iniziato subito la sua attività di inchiesta e dibattito, ma ci sono forze politiche che si attendono anche un’azione di pressione sulla Commissione europea. “Spetta all’istituzione guardiana dei trattati intervenire”, scandisce Philippe Lamberts, co-presidente del gruppo dei Verdi. “Mi aspetto che la presidente von der Leyen agisca, e in modo deciso“. Perché in ballo c’è molto di più. “Si mette in discussione lo stato di diritto”, scandisce Diana Riba y Giner. Mentre Saskia Bricomont, coordinatrice dei Greens in commissione, l’utilizzo di programmi come Pegasus “per un giornalista vuol dire che possono essere rivelate le fonti, per un membro di opposizione vuol dire che gli avversari possono sapere tutto ciò a cui si sta lavorando”.
Il PPE ricorda come invece la situazione sia stata molto ben mirata in Polonia. E’ stato preso di mira Donald Tusk, presidente del Partito popolare europeo, così come il procuratore Ewa Wrzosek. “Questo caso polacco pone una questione importante: siamo in grado di proteggere la nostra democrazia?”, domanda il principale gruppo parlamentare dell’Eurocamera, deciso a fare luce sull’accaduto proprio come i liberali europei.
“La commissione d’inchiesta avvia i lavori!”, commenta Korner (Renew Europe) dopo la definizione degli organi di presidenza e la sua elezione a vicepresidente “Alla luce degli abusi di sorveglianza, l’importanza di questo organismo è più importante che mai“.
Anche i socialdemocratici promettono battaglia. “I deputati europei ora devono mostrare leadership nella lotta allo spionaggio”, scandisce Juan Fernando Lopez Aguilar.