Bruxelles – Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un atto legislativo che consente agli Stati membri di ricevere un totale di 3,5 miliardi di euro per “facilitare l’accoglienza dei rifugiati in fuga dall’Ucraina”. Questa cifra sarà erogata in base agli ucraini ospitati per numero di abitanti. In arrivo anche 9 milioni di euro per l’assistenza alla salute mentale di coloro che scappano dall’aggressione russa.
L’atto legislativo amplia inoltre i prefinanziamenti nell’ambito dell’Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-UE), uno dei programmi di investimento più ampi dell’Unione per contrastare gli effetti del COVID-19. Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia, Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia e Lituania quei Paesi più interessati dagli arrivi. Qui il numero dei rifugiati superava l’1 per cento della popolazione già alla fine del primo mese di guerra (23 marzo 2022).
L’atto introduce inoltre un costo unitario per persona, pari a 40 euro a settimana, per soddisfare i bisogni essenziali dei rifugiati, rinnovabile per un periodo pari a 13 settimane dalla data di arrivo.
I 9 milioni di euro sono invece parte del programma EU4HEALTH per la salute e permetteranno alle diverse sedi della Croce rossa e ad altre ONG di organizzare attività di primo soccorso, triage, supporto dei traumi e consulenza psicologica dei rifugiati in ucraino. “Dobbiamo offrire un supporto mentale e psicologico essenziale per tutti coloro che ne hanno bisogno”, ha dichiarato la commissaria alla Salute Stella Kyriakides. “Con questi fondi aggiuntivi assicureremo che questa assistenza sia garantita rapidamente sul campo con l’aiuto delle organizzazioni partner”.