- L'Europa come non l'avete mai letta -
mercoledì, 21 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Green Economy » Giovannini: Nessun passo indietro, pandemia e conflitto non fermeranno la transizione ecologica

    Giovannini: Nessun passo indietro, pandemia e conflitto non fermeranno la transizione ecologica

    In questa intervista il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ci spiega lo stato di attuazione del pacchetto del PNRR già in fase avanzata per opere importanti come l'alta velocità al sud. E tra i problemi sorti con la guerra assicura: "I progetti non si fermeranno".

    Nicola Corda</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@NicolaCorda" target="_blank">@NicolaCorda</a> di Nicola Corda @NicolaCorda
    5 Aprile 2022
    in Green Economy, Politica
    Ph Imagoeconomica

    Ph Imagoeconomica

    Roma – La mobilità sostenibile, le infrastrutture e le reti fanno parte a pieno titolo dei cardini della transizione ecologica e del Next generation EU. Diversi progetti interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono già in fase di realizzazione e il Ministero guidato da Enrico Giovanni è già avanti sugli obiettivi prefissati. Il governo è ora costretto a misurarsi con le difficoltà generate dalla pandemia e dal conflitto ma nell’intervista rilasciata a GEA, Green economy agency, il ministro assicura che sulla transizione ecologica non ci saranno passi indietro.

    Dunque ministro, finora road map rispettata e alcune opere già in fase di realizzazione. Ci spiega a che punto siamo?

    “La nostra quota del Piano prevede 61 miliardi di euro di investimenti articolati in tanti progetti e alcune riforme. Nel 2021 abbiamo conseguito tutti gli obiettivi sia per gli investimenti sia per le riforme, per le quali ci siamo anche avvantaggiati rispetto a quelle previste per il 2022. Quest’anno abbiamo appena raggiunto il primo target per il ‘Programma innovativo nazionale qualità dell’abitare’, che prevede la firma di 158 convenzioni con gli Enti locali per progetti di riqualificazione urbana in tutta Italia, per un valore di 2,8 miliardi, quasi sei volte quello previsto in origine dal precedente Governo. Più in generale, l’attuazione riguarda non solo atti formali ma l’assegnazione delle risorse: i progetti stanno andando avanti compresi quelli delle gare ferroviarie previste nel corso del 2022”.

     Di 61 miliardi citati, il 55 per cento andrà al Sud per reti ferroviarie, l’alta velocità, le altre infrastrutture. Davvero cambierà il sistema della mobilità del Mezzogiorno sempre penalizzato nel passato?

    “Capisco lo scetticismo, giustificato dal passato, ma io credo che il cambiamento della mobilità al Sud sia necessario e possibile. L’alta velocità Napoli-Bari è già in fase di costruzione, così come la Palermo-Catania-Messina. La Salerno-Reggio Calabria non può essere realizzata tutta entro il 2026, ma il primo lotto consente di collegarsi verso Potenza e verso Taranto. Quindi c’è una visione basata non solo sugli assi verticali, ma anche orizzontali, di connessione tra Adriatico e Tirreno: poi ci sono gli investimenti sui treni green, sulle ferrovie regionali e sugli autobus ecologici, con bandi già sperimentati nel passato. Tutto questo cambierà la vita dei cittadini, anche al Sud. Peraltro, Rete ferroviaria italiana, che dovrà realizzare i grandi interventi ferroviari, è affidabile e perfettamente in grado di farlo”.

    Avere pochi enti attuatori facilita la realizzazione del Pnrr?

    “Non c’è dubbio, così come accade per le autorità portuali con gli investimenti per l’elettrificazione delle banchine. Le difficoltà che incontrano alcune amministrazioni locali sono meno rilevanti per il nostro settore, dove ci sono relativamente pochi enti attuatori qualificati. D’altra parte, per mesi, ci siamo sentiti dire che eravamo in ritardo e pochi pensavano che avremmo centrato tutti gli obiettivi del 2021. E allora uso le parole di John Maynard Keynes: quando i fatti cambiano, io cambio opinione. E lei signore?”

    A proposito delle infrastrutture, l’incremento dei prezzi può mettere a rischio il PNRR?

    “Sappiamo che alcune catene di fornitura si sono interrotte a causa degli alti prezzi dell’energia, del ferro e dell’acciaio. Il governo ha fatto la scelta di prepararsi a compensare i maggiori costi delle opere pubbliche senza però accettare l’idea di fermarle. Fronteggeremo i costi maggiori e per le opere che devono ancora essere bandite abbiamo già stanziato 280 milioni di extracosti. Il regolamento del Next generation EU prevede che in condizioni eccezionali, specifici progetti possano essere rivisti. L’aumento dei prezzi dei materiali riguarda tutti i paesi europei e noi stiamo già facendo tutto ciò che è in nostro potere per procedere con rapidità, rendendo i progetti coerenti con le dinamiche di mercato e compensare gli enti appaltanti”.

    Davanti alla crisi energetica la spinta forte dovrebbe arrivare dalle rinnovabili ma restiamo ancorati al gas ed è tornata la parola ‘carbone’. Stiamo tornando indietro?

    “No, come ha detto Draghi la transizione ecologica resta la prospettiva da cui non si torna indietro. Stiamo fronteggiando una crisi come la guerra, con tutti i drammi che sta producendo e le catene logistiche interrotte a causa del Covid. Ma una cosa sono gli interventi emergenziali, un’altra è la prospettiva di medio termine, su cui stiamo accelerando come sulle rinnovabili. Distinguiamo dunque un’azione di brevissimo termine, necessaria per assicurare le forniture regolari di gas e di altre materie prime, dal fatto che noi vogliamo procedere verso la transizione ecologica per essere più indipendenti e autonomi, e così essere meno esposti a futuri shock”.

    Quindi le centrali a carbone non si riaccendono e se sarà così, solo per emergenza?

    “Esattamente. Così come altri interventi emergenziali: , penso al settore dell’agricoltura e la deroga al riposo dei terreni o gli altri aspetti che riguardano gli stoccaggi del gas, di cui si è discusso nell’ultimo Consiglioeuropeo”.

    Fonti alternative e progressivo abbandono del motore termico. Per la mobilità privata e pubblica quando si vedranno i veri cambiamenti?

    “Il cambiamento è già in atto e in parte i cittadini lo stanno già vedendo. Le aziende del trasporto pubblico locale hanno deciso di investire su autobus ecologici, a idrogeno o elettrici. Quello che ancora non si vede è un approccio generalizzato in questa direzione e qui il PNRR fa la differenza, con migliaia di autobus ecologici che verranno acquistati e lo sviluppo di piattaforme digitali che consentono di integrare l’offerta di trasporto pubblico locale con la micromobilità, il car sharing, ecc. Analogamente, il cambiamento si vedrà con l’investimento sulle metropolitane e sulle tranvie che annunceremo tra poco con la distribuzione dei fondi della legge di bilancio, fondi che si sommano agli altri per le metropolitane nelle grandi città”.

    Treni e navi a idrogeno: in quanto tempo?

    “L’idrogeno per le navi non è immediatamente disponibile e per la transizione il settore marittimo si sta orientando su altro. Grazie alle banchine elettrificate le navi spegneranno i motori in porto, e si conta di sperimentare l’uso dell’ammoniaca, oltre al gas liquido come soluzione transitoria. Per i treni sperimenteremo la propulsione a idrogeno su alcune linee, ma nel frattempo il settore sta camminando molto rapidamente sull’ibrido (diesel, batterie, elettrico), e Trenitalia sta già acquistando questi nuovi mezzi. Ma l’idrogeno che vogliamo usare nelle ferrovie deve essere green, cioè prodotto con energia elettrica da fonte rinnovabile, il che richiede produzione e stoccaggio vicino agli impianti. È un sistema complesso”.

    Non basta cambiare solo le fonti energetiche. La vera transizione passa per un diverso modello produttivo e di sviluppo?

    “È evidente che la transizione ecologica e digitale, per favorire un’economia sostenibile da tutti i punti di vista, richieda un profondo cambiamento del sistema socio-economico. Questo passa per le nuove tecnologie, per comportamenti diversi e per politiche pubbliche orientate in questa direzione. La buona notizia è che anche il settore privato sta facendo fortissimi investimenti verso la transizione ecologica e digitale, con un’attenzione al rispetto dell’ambiente sempre più generalizzata. Pensiamo alle aziende di trasporto merci che per l’ultimo miglio hanno deciso di passare alle motorizzazioni elettriche. Sono scelte importanti perché le risorse pubbliche da sole non basterebbero a completare la transizione e la collaborazione con il privato è necessaria per la trasformazione di cui stiamo parlando”.

    Tags: alta velocitàEnrico Giovanninigreen mobilityidrogeno verdeMIMSministero infrastrutture e mobilità sostenibilePNRR

    Ti potrebbe piacere anche

    Giorgia Meloni
    Economia

    Calo della produttività e dazi gravano sull’Italia, l’Ue taglia le stime di crescita per 2025 e 2026

    19 Maggio 2025
    Raffaele Fitto pac pnrr
    Economia

    Pnrr, Fitto chiude la porta in faccia a Giorgetti: “Impossibile modificare la scadenza del 2026”

    14 Maggio 2025
    recovery fund e risorse ue [foto: Mattia Calaprice/imagoeconomica]
    Economia

    Ue, è scontro Corte dei conti-Commissione sul Recovery Fund

    6 Maggio 2025
    Isabel Yglesias (ES-I), relatrice del parere del Cese sul turismo rigenerativo
    Green Economy

    Yglesias (Cese): “Turismo rigenerativo va oltre la sostenibilità, l’Ue lo incentivi”

    26 Marzo 2025
    Tommaso Foti e Raffaele Fitto
    Economia

    Foti rassicura Bruxelles sul Pnrr: “Non chiederemo proroghe”

    29 Gennaio 2025
    Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, torna a Roma con i compiti per il governo impartiti dall'Ue [Bruxelles, 21 gennaio 2025. Foto: European Council]
    Economia

    L’Ue detta l’agenda all’Italia: Correzione del deficit entro il 2026 e riforme entro il 2028

    21 Gennaio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    George Simion

    Romania, Simion chiede l’annullamento delle elezioni presidenziali per brogli e interferenze esterne

    di Marco La Rocca
    21 Maggio 2025

    Pesanti accuse di acquisto dei voti e influenza di Francia e Moldavia. Il leader dell'estrema destra George Simion fa appello...

    Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen [Bruxelles, 21 maggio 2025. Foto: Emanuele Bonini per Eunews]

    Mattarella a von der Leyen: “Lavorate per rafforzare il consenso sociale attorno all’Ue”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    21 Maggio 2025

    Il presidente della Repubblica esorta l'esecutivo comunitario a dare risposte concrete ai cittadini. "Per l'Unione momento decisivo, essere efficienti e...

    safe

    Via libera a Safe, accordo tra gli ambasciatori sullo strumento Ue da 150 miliardi per la difesa

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    21 Maggio 2025

    I fondi reperiti sui mercati dei capitali saranno erogati sotto forma di prestiti diretti agli Stati membri che ne faranno...

    Raffaele Fitto pac pnrr

    Von der Leyen lavora a un “fondo unico” per Pac e Coesione. Gli agricoltori si ribellano

    di Giulia Torbidoni
    20 Maggio 2025

    Il prossimo bilancio "sarà costruito su una nuova struttura: sarà incentrato su 'partenariati nazionali e regionali per investimenti e riforme'"...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione