Bruxelles – Guerra in Ucraina e sicurezza alimentare, ma non solo. E’ un Consiglio agricoltura e pesca denso di temi in agenda quello in programma giovedì 7 aprile a Lussemburgo. I ministri dell’agricoltura dei Ventisette discuteranno del piano della Commissione Europea presentato lo scorso 23 marzo con una serie di proposte per far fronte all’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina sulla sicurezza alimentare, sia nell’UE che nel mondo. Il piano mette sul tavolo un pacchetto di sostegno da quasi 500 milioni di euro ricorrendo alla riserva di crisi della Pac e liberando dai vincoli di produzione quasi quattro milioni di ettari per aumentare la produzione in Europa e far fronte al calo delle importazioni agroalimentari da Kiev.
Faranno quindi un punto sulla situazione del mercato agricolo. Secondo le stime dell’Ue l’Ucraina rappresenta il 10 per cento del mercato mondiale del grano, il 13 per cento del mercato dell’orzo, il 15 per cento del mercato del mais ed è il più importante attore nel mercato dell’olio di girasole (oltre il 50% del commercio mondiale). I bombardamenti di Mosca hanno distrutto o semi-distrutto tutti i porti e punti di smercio del territorio, costringendo inoltre Kiev a limitare buona parte delle importazioni per garantire la propria sopravvivenza.
L’Esecutivo europeo, nella voce del commissario competente Janusz Wojciechowski presenterà anche la proposta di revisione del quadro di indicazioni geografiche, adottata ieri (31 marzo), e già presentata nelle linee programmatiche all’Europarlamento. Si aspettano delle conclusioni del Consiglio sulla comunicazione della Commissione Europea presentata lo scorso dicembre sui cicli sostenibili del carbonio, ovvero tutte le buone pratiche e “soluzioni sostenibili per la rimozione e il riciclo del carbonio”, che coinvolgono direttamente anche l’agricoltura (la cosiddetta carbon farming). Si tratta di una delle priorità indicate dalla presidenza francese di turno all’UE, che dall’inizio del suo semestre spinge per stabilire a livello europeo un quadro comune per l’emissione di crediti agricoli del carbonio.