Bruxelles – Il conflitto in Ucraina, le sanzioni che ne derivano e i sacrifici economici che ne derivano non devono distogliere l’attenzione dagli impegni in tema di trasformazione verde e digitale dell’economia. Un vero e proprio monito, quello di Paolo Gentiloni, che suona da richiamo a una certa parte delle politiche tentata di rivedere gli impegni sottoscritto prima dello scoppio del conflitto. “Un errore che non possiamo permetterci è pensare che a questo punto la transizione climatica e digitale diventano un lusso che non possiamo permetterci”, scandisce il commissario per l’Economia nel corso dell’audizione con le commissioni Bilancio e Politiche UE della Camera .
Con la guerra russo-ucraina e tutto ciò che ne deriva semmai “è vero il contrario”. Perché, tiene a ricordare, “una vera autonomia energetica ci sarà solo quando saranno realizzati gli obiettivi ambiziosi che ci siamo dati”. Per questo motivo “dobbiamo continuare e addirittura accelerare le grandi transizioni”. Nessun ripensamento, dunque.
Certo, ci sono incognite, prima fra tutte l’impatto sull’economia europea. “Non siamo in grado di stimarlo” a Bruxelles. Ma qualcun altro inizia a far circolare cifre. “L’OCSE stima una perdita di crescita dell’1,4 per cento per l’eurozona quest’anno a causa della guerra in Ucraina”. Proprio per questo è il momento di non mollare la presa. Il che vuol dire varare progetti e riforme necessari per uscire dal guado. “Abbiamo i programmi di ripresa che danno una disponibilità notevole alle nostre economie per la necessità di investimenti”. Avanti così dunque.
Gentiloni non può negare “un incremento rapido dei prezzi dell’energia e di alcuni generi alimentari fondamentali”, che rischiano di inceppare domanda e offerta. Per il settore primario il tema sarà al centro del dibattito organizzato di Eunews e HUB sulla nuova PAC. Ma c’è pure “un incremento rapido del costo di alcuni metalli rari fondamentali per alcune catene produttive, e la cui scarsità sta già provocando interruzioni nell’industria, come quella automobilistica tedesca”. Questo sì, un lusso che l’UE non si può permettere. Bisogna fare in fretta, e senza tentennamenti. Questo il messaggio di Gentiloni per l’Italia.