Strasburgo (dall’inviata) – La Commissione UE lo aveva anticipato appena due giorni fa, durante la presentazione del suo piano anti caro energia e anti dipendenza dal gas di importazione russa. Ed ecco che oggi (10 marzo), a poche ore dall’inizio del vertice informale di Versailles, l’Esecutivo mette sul tavolo dei governi la proposta per un quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, per far fronte all’impennata dei prezzi di gas ed elettricità, connessa alla guerra di Russia in Ucraina.
La bozza in consultazione dei governi propone di consentire agli Stati membri di concedere due tipologie di aiuti: un sostegno temporaneo di liquidità a tutte le società colpite dalla crisi, sotto forma di garanzie e prestiti agevolati; e poi, aiuti per i costi aggiuntivi dovuti ai prezzi “eccezionalmente elevati di gas ed elettricità”, che potrebbero essere concessi “in qualsiasi forma, comprese sovvenzioni limitate, per compensare parzialmente le imprese” in particolare quelle ad alta intensità energetica “per l’aumento dei prezzi dell’energia”.
Entrambe le tipologie di misure dovrebbero essere disponibili anche per le società che si qualificano come “in difficoltà” che abbiano “forti esigenze di liquidità a causa delle circostanze attuali”, da cui sono escluse all’ambito di applicazione le entità sanzionate e controllate dalla Russia. “Il nostro pieno sostegno va agli ucraini”, ha detto la vicepresidente esecutiva responsabile per la concorrenza, Margrethe Vestager. La guerra di Putin contro l’Ucraina “avrà effetti anche sull’economia dell’UE ora e nei mesi a venire. Quindi siamo pronti a usare tutta la flessibilità del nostro toolbox degli aiuti di Stato per permettere agli Stati membri di sostenere le aziende e i settori gravemente colpiti”. Insieme agli Stati membri, ha fatto sapere che la Commissione sta esplorando “le opzioni per fornire il sostegno necessario e proporzionato. E allo stesso tempo proteggere la parità di condizioni nel mercato unico europeo”. Nella nota con cui la Commissione annuncia l’avvio della procedura, non sono indicati i tempi ma è chiaro che vista la situazione di urgenza, saranno stretti. “Valuteremo rapidamente le risposte degli Stati”, si legge, per aggiornare il quadro prima possibile.