Bruxelles – Arrivano nuovi finanziamenti dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) a sostegno dell’industria europea dei semiconduttori. Con un prestito da 600 milioni di euro all’azienda STMicroelectronics, saranno stimolate le attività di ricerca e sviluppo e di pre-industrializzazione degli impianti in Italia (Agrate e Catania) e in Francia (Crolles). L’obiettivo, così come annunciato dalla Commissione Europea nel corso della presentazione del nuovo European Chips Act, è quello di rafforzare l’industria dei semiconduttori nei Paesi membri dell’UE, per raggiungere entro la fine del decennio gli obiettivi strategici di sovranità europea in questo settore tecnologico.
“I semiconduttori sono fondamentali nel percorso di transizione digitale delle economie dell’Unione Europea”, ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, in occasione dell’annuncio del finanziamento BEI a STMicroelectronics. “Questo sostegno rappresenta un passo importante per rafforzare e rendere maggiormente competitiva l’industria europea, con importanti ricadute positive sull’occupazione e sulla crescita”, ha sottolineato il ministro italiano. Gli ha fatto eco l’omologo francese, Bruno Le Maire: “Padroneggiare questa tecnologia, che è il cuore delle nostre economie, è essenziale per garantire l’indipendenza strategica dell’Unione Europea”.
Il sostegno all’industria dei semiconduttori permetterà di sviluppare tecnologie e prodotti per affrontare le sfide della transizione ambientale e della trasformazione digitale e il supporto della BEI contribuisce a rafforzare i produttori europei che ricoprono già una posizione di leadership a livello mondiale. Il mercato globale dei semiconduttori vale più di 500 miliardi di euro, ma l’Europa rappresenta attualmente solo il 10 per cento della capacità di produzione totale, in forte calo rispetto ai decenni precedenti (24 per cento nel 2000, 44 nel 1990). L’obiettivo al 2030 è di quadruplicare la capacità attuale, ovvero raddoppiare la quota di produzione a livello globale al 20 per cento, in un mercato che si stima raddoppierà di per sé.