Bruxelles – “Oggi stiamo lottando per i nostri diritti, per la nostra vita, per la sopravvivenza. Stiamo dimostrando a tutti che siamo veramente europei, vogliamo essere membri a pari diritti dell’Unione“. Mette i brividi l’intervento a braccio del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, collegato da Kiev durante la sessione straordinaria del Parlamento UE di oggi (martedì primo marzo) a Bruxelles: “Non siamo più nella fase dei discorsi scritti, la realtà ci porta nella fase in cui dobbiamo dare la vita per la libertà”.
La richiesta al Parlamento Europeo è chiara: “Vorrei sentire da voi che la scelta dell’Ucraina verso l’Unione viene incoraggiata“, ha ribadito con forza il presidente Zelensky, ricordando la sua richiesta di adesione immediata all’UE. “Abbiamo dimostrato la nostra forza e che siamo proprio come voi, ora mostrateci che siete al nostro fianco e che non ci abbandonerete, che siete veramente europei”, perché “senza l’UE saremmo soli”. Solo in questo modo “la luce vincerà sul buio”, ha esortato Zelensky i rappresentanti dei cittadini dell’Unione, dicendosi “lieto di sentire l’unità di tutti i Paesi UE”, anche se “non sapevo che questo sarebbe stato il prezzo da pagare”. Insieme, Ucraina e Unione Europea, “supereremo tutto, ne sono convinto”.
Il Parlamento, come testimonia il Tweet del deputato di Renew Europe Sandro Gozi, ha tributato al presidente ucraino una standing ovation.
https://twitter.com/sandrogozi/status/1498629914718871555?t=4ASZ_BqmaGtEhpuXHTRlIg&s=19
Un obiettivo condiviso dalla presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola: “Riconosciamo la prospettiva UE dell’Ucraina, è il nostro whatever it takes“, ha sottolineato con forza durante l’intervento di apertura della sessione plenaria straordinaria. Come messo nero su bianco nella proposta di risoluzione dell’Eurocamera, “plaudiamo alla richiesta di status di Paese candidato UE dell’Ucraina e ci sforzeremo per questo, perché dobbiamo affrontare il futuro insieme e lo faremo”, ha ribadito la presidente Metsola. Anche il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha aperto alla prospettiva: “Dobbiamo essere all’altezza del momento, nonostante la situazione sia difficile e i pareri sull’allargamento siano sempre diversi tra i Ventisette”. Tuttavia, dopo il parere della Commissione, “il Consiglio dovrà decidere sulla base di una richiesta legittima e simbolica“, ha confermato Michel. Dalla Commissione Europea, la presidente Ursula von der Leyen ha confermato che “la strada è ancora lunga, ma nessuno in quest’Aula può dubitare che un popolo che difende in questo modo i valori in cui crediamo non possa non avere un posto nell’UE”.
Al quinto giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, il presidente ucraino ha ricordato che “ogni giorno per i miei cittadini può essere l’ultimo”, in una “tragedia che sta colpendo tutto il nostro popolo”. Le città ucraine si trovano sotto costante bombardamento, con i missili che questa mattina hanno bersagliato la città di Kharkiv: “È stata colpita la Piazza della Libertà, facendo decine di vittime”, ha confermato Zelensky. Ma gli ucraini stanno “lottando per la nostra terra e da oggi ogni piazza in ogni città sarà chiamata Piazza della Libertà”. L’accusa nei confronti di Putin è diretta: “Parla di operazioni contro infrastrutture militari, ma sta uccidendo civili e solo ieri 16 bambini”, ha puntato il dito Zelensky, tra gli applausi scroscianti degli eurodeputati a sostegno dell’Ucraina.
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