Bruxelles – La Russia è stata sospesa con effetto immediato dal Consiglio d’Europa a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, spiegando che la decisione è stata presa ai sensi dell’articolo 8 dello statuto del consiglio dal Comitato dei Ministri, di cui l’Italia ha la presidenza di turno.
Il Consiglio d’Europa si occupa di difesa dei diritti umani e da lì nasce la Corte europea dei diritti dell’Uomo. Non ha nulla a che fare con l’Unione europea. “L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale”, ha spiegato Di Maio.
La decisione di oggi significa che la Russia rimane membro del Consiglio d’Europa e parte delle sue convenzioni, compresa la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Anche il giudice eletto alla Corte europea dei diritti dell’uomo a titolo della Federazione russa resta un membro della Corte, la quale continuerà a esaminare e a pronunciarsi sui ricorsi presentati contro la Federazione russa. La sospensione non è una misura definitiva ma temporanea, lasciando aperti i canali di comunicazione.
L’iniziativa formale, aveva spiegato poco prima il premier polacco Mateusz Morawiecki, scrive la Reuters, era stata avviata da Polonia e Ucraina. “Conformemente allo Statuto del Consiglio d’Europa – spiega una nota – il Comitato dei Ministri ha deciso oggi di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell’Assemblea Parlamentare a seguito dell’attacco armato sferrato contro l’Ucraina”.