Roma – Il presidente del Consiglio Mario Draghi è impegnato sia sul fronte interno sia in quello internazionale in una giornata di grande tensione dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. “Un attacco ingiustificato e ingiustificabile”, ha dichiarato, annunciando “vicinanza al popolo e alle istituzioni ucraine” e una “risposta immediata con gli alleati e della NATO”.
In mattinata ha presieduto il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Con il sottosegretario ai Servizi segreti Franco Gabrielli e la direttrice del DIS Elisabetta Belloni, hanno partecipato i ministri degli Esteri Luigi Di Maio, dell’Interno Luciana Lamorgese, della Giustizia Marta Cartabia, della Difesa Lorenzo Guerini, della Transizione energetica Roberto Cingolani, dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Il Consiglio dei ministri, che aveva in agenda gli interventi per i giovani nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, dedica una buona parte della discussione alla nuova situazione internazionale, il punto sulle reazioni concordate con l’Unione europea e la Nato e in particolare sulle ricadute per l’economia anche a breve scadenza. Dopo l’aggressione della Russia e le prime sanzioni adottate contro Mosca, la pesante crisi energetica già in atto rischia ora di contraccolpi molto pesanti.
Nel pomeriggio Draghi parteciperà alla riunione del G7 straordinario in videoconferenza e subito dopo al Consiglio supremo di difesa convocato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per poi volare a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straordinario.
Domani il premier terrà un informativa urgente in Parlamento, prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato.