Bruxelles – Il vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell’UE sulla crisi ucraina inizia prima ancora di cominciare. I leader si ritroveranno a Bruxelles in serata, ma già offrono anticipazioni sulla risposta europea, che riguarda anche Minsk. “Condanniamo il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l’Ucraina e la invitiamo a rispettare i suoi obblighi internazionali”, si legge nella dichiarazione congiunta diffusa mentre gli ambasciatori riuniti preparano i lavori del summit.
I leader confermano che sul tavolo ci sono “ulteriori misure restrittive che imporranno alla Russia conseguenze massicce e gravi per la sua azione“, e che il vertice di crisi servirà per approvarle “in linea di principio”. La condanna per il ruolo della Bielorussia lascia intendere che i Ventisette potrebbero imporre anche ulteriori misure restrittive nei confronti del regime di Alexander Lukashenko, ora che Minsk è ufficialmente ritenuta coinvolta nella crisi.
L’UE intende marciare compatta, ma comunque in costante consultazione con gli alleati extra-europei. “Stiamo coordinando la nostra risposta con i nostri vicini e partner internazionali, compresi la NATO e il G7, i cui leader si incontreranno a breve”.
L’auspicio europeo continua a essere ripensamenti di Mosca, a cui si rinnovano gli inviti a cessare le operazioni militare e ritirare l’esercito, cosa che al momento il presidente russo Vladimir Putin non sembra intenzionato a fare.
La condanna a Minsk è l’ulteriore tassello di una situazione sempre più complicata. L’UE non riconosce l’annessione russa di Crimea né dei territori orientali annessi da Mosca. Inoltre non riconosce la legittimità di Lukashenko, considerato come vincitore di elezioni truccate.