Roma – Ingiustificato e ingiustificabile. Il presidente del Consiglio Mario Draghi commenta così nelle prime ore del mattino l’aggressione dell’esercito russo all’Ucraina scattato all’alba. “Il Governo italiano – dichiara il premier – condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.
La condanna dell’Italia è arrivata poco dopo anche dal ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio che definisce “gravissima” l’aggressione, non provocata ai danni dell’Ucraina”. Il ministro oltre alla ferma condanna dichiara che “L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner dell’Unione europea e atlantici”. Il Ministro Di Maio ha convocato all’unita di crisi della Farnesina una riunione urgente di coordinamento. In video call partecipa l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo.
In mattinata, il Segretario Generale del ministero degli Affari Esteri, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov. L’Ambasciatore Sequi ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del Governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale.
Il presidente del Consiglio Draghi ha convocato questa mattina a Palazzo Chigi una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Il premier volerà questo pomeriggio a Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo straodinario, già convocato ieri dal presidente Charles Michel.
Tra le prime reazioni all’offensiva anche quella del segretario del Pd Enrico Letta che chiede di “condannare senza ambiguità l’attacco all’ Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin ora, è o di qua o di là”. Il riferimento è ad alcune posizioni della Lega e del centrodestra che ieri durante il dibattito in Parlamento avevano avanzato perplessità sulle sanzioni.
Su Twitter il segretario del Carroccio Matteo Salvini dichiara che “La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati”. E già in tanti hanno notato il leader della Lega non nomina né la Russia né Vladimir Putin.