Bruxelles – Nulla di diverso rispetto alle stime preliminare. Eurostat conferma i dati sull’inflazione a gennaio, al 5,1 per cento nell’eurozona (+0,1 per cento rispetto a dicembre), e al 5,6 per cento nell’UE (+0,3 per cento sempre rispetto a gennaio). A trainare in alto l’indice dei prezzi al consumo soprattutto l’energia (+2,80 punti percentuali, pp), seguita da servizi (+0,98 pp), alimentari, alcol e tabacco (+0,77 pp) e beni industriali non energetici (+0,56 pp).
A livello di Stati membri l’inflazione a doppia cifra in Lituania (12,3 per cento, più delle stime preliminari) ed Estonia (11 per cento, 0,7 punti percentuali in meno rispetto alle stime di inizio mese). Si conferma il calo in Germania (da 5,7 a 5,1 tra dicembre e gennaio) e Francia (da 3,4 a 3,3 per cento), così come il marcato rialzo in Italia, seppur di minore entità (+0,9 punti percentuali, inflazione a 5,1 per cento e non più 5,3). L’indice inflattivo schizza nei Paesi Bassi (7,6 per cento, +1,3 pp) e Belgio (da 6,6 per cento a 8,5 per cento).