Roma – Sollecitato dal Parlamento a riferire urgentemente sugli sviluppi della crisi in Europa orientale, il governo italiano terrà l’informativa domani pomeriggio. Il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio parlerà prima al Senato e poi alla Camera dei Deputati. Il titolare della Farnesina partecipa oggi a Parigi al Consiglio europeo straordinario.
Stamani è intervenuto il presidente Draghi “condannando fermamente la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Il premier ha riferito di essere “in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia”.
Un passaggio che non sarà in pianura, nonostante le dichiarazioni di unità di risposta ferma a Vladimir Putin delle ultime ore, la scelta sul genere di sanzioni potrebbe portare i 27 Paesi a indicazioni diverse, a causa della crisi energetica e dalla dipendenza del gas russo.