Bruxelles – La domanda di prestiti aumenta, e le banche rivedono la loro politica di credito. Nel quarto trimestre del 2021 le banche dell’area dell’euro hanno indicato “un inasprimento netto molto lieve” degli standard di credito sui prestiti alle imprese. Vuol dire, spiega la Banca centrale europea nel presentare i risultati del sondaggio condotto su 152 istituti creditizi, che la quota percentuale delle banche che ha segnalato un inasprimento degli standard di credito è stata leggermente superiore alla quota delle banche che ha segnalato un allentamento delle condizioni di accesso al credito. Nell’ultimo spicchio dell’anno appena concluso, dunque, sembra diminuire la fiducia sulla capacità di restituzione dei prestiti, che potrebbe spiegarsi con la frenata generale dell’economia dell’eurozona nello stesso periodo (+0.3 per cento).
Ma a incidere nella decisione delle banche è anche l’inizio della fine del sostegno pubblico. Ora che la situazione nel complesso risulta migliorata, gli Stati membri cominciano a ricalibrare gli aiuti. Il sistema bancario di Eurolandia riferisce che “le garanzie pubbliche relative al COVID-19 hanno continuato a sostenere gli standard di credito delle banche per i prestiti alle imprese nella seconda metà del 2021″. Poi è successo che la domanda di prestiti con garanzie pubbliche relative al COVID-19 “è complessivamente diminuita”, mentre è fortemente aumentata in termini netti per i prestiti senza garanzie statali nel secondo semestre 2021. Questo ha determinato un maggior ricorso agli sportelli, solo che le banche hanno deciso di chiedere più garanzie.
Nel quarto trimestre del 2021 tra i maggiori Paesi dell’area dell’euro, gli standard di credito per i prestiti alle imprese sono rimasti invariati in Germania e Francia, mentre si sono inaspriti in Spagna e si sono allentati in Italia. Se il finanziamento del sistema produttivo dell’eurozona ha visto restrizioni nell’ultimo scorcio dell’ultimo anno, le cose non cambieranno nella prima parte dell’anno in corso. “Nel primo trimestre del 2022, le banche prevedono che gli standard di credito rimarranno sostanzialmente invariati per i prestiti alle imprese”, rileva ancora la BCE.