Bruxelles – L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) raccomanda l’immissione in commercio di Paxlovid, la pillola contro la malattia COVID-19 sviluppata dalla farmaceutica statunitense Pfizer, che – se autorizzata dalla Commissione UE – sarà il primo farmaco virale orale a essere approvato in UE. Lo comunica oggi (27 gennaio) l’Agenzia con sede ad Amsterdam in una nota, precisando di raccomandarne l’uso negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che sono ad aumentato rischio che la malattia del coronavirus diventi grave.
Paxlovid è un medicinale antivirale orale – contenente due diversi principi attivi, PF-07321332 e ritonavir, in due compresse diverse – che agisce riducendo la capacità del coronavirus di replicarsi all’interno del corpo delle persone infette. I risultati presentati dalla farmaceutica Pfizer si sono dimostrati promettenti, mostrando un’efficacia vicina al 90 per cento nel prevenire ricoveri e decessi in pazienti ad alto rischio. L’EMA aveva iniziato la revisione sul farmaco appena diciassette giorni fa, valutando i dati di uno studio che ha coinvolto pazienti che hanno contratto la COVID-19 e confermando che il trattamento con Paxlovid ha ridotto “significativamente” i ricoveri o i decessi in pazienti che avevano una predisposizione a sviluppare sintomi gravi della malattia.
La maggior parte dei pazienti nello studio – precisa l’EMA – è stata infettata dalla variante Delta del virus, ma secondo diversi studi di laboratorio citati dall’EMA il farmaco mantiene la sua efficacia anche contro la variante Omicron del coronavirus (che dovrebbe essere dominante in questi primi mesi del 2022). La pillola di Pfizer è stata già autorizzata all’uso negli Stati Uniti dopo il via libera della Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia regolatrice dei farmaci statunitense, dello scorso 22 dicembre. A metà dicembre, l’EMA aveva già emesso un parere non vincolante agli Stati sul medicinale, per sostenere un’eventuale decisione delle autorità nazionali di usare il farmaco anche senza autorizzazione dell’EMA per i pazienti indicati.
La parola passa alla Commissione Europea, che dopo la raccomandazione dell’EMA deve formalmente autorizzare l’immissione in commercio condizionata (una pratica per accelerare il processo di autorizzazione durante le emergenze di salute pubblica) del medicinale.