Bruxelles – Con la crisi sempre più in peggioramento al confine orientale dell’Ucraina, l’UE accelera sulla strada delle sanzioni contro la Russia. Lo hanno deciso i 27 ministri degli Esteri nel corso del Consiglio Affari esteri di oggi (lunedì 24 gennaio) a Bruxelles, in linea con quanto discusso a livello informale nella due-giorni di vertici a Brest (Francia) la scorsa settimana. “L’UE ha accelerato i lavori preparatori in questa direzione attraverso il lavoro dell’alto rappresentante Josep Borrell e della Commissione Europea”, si legge nelle conclusioni del vertice.
Ricordando quanto stabilito dall’ultimo Consiglio Europeo, i ministri UE hanno ribadito che “qualsiasi ulteriore aggressione militare da parte della Russia contro l’Ucraina avrà conseguenze imponenti e gravi costi”, tra cui “una vasta gamma di misure restrittive settoriali e individuali da adottare in coordinamento con i partner“, specifica il documento a proposito delle sanzioni contro Mosca. I partner in questione sono quelli dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord e in particolare gli Stati Uniti, al tavolo delle discussioni di oggi a Bruxelles con il segretario di Stato, Antony Blinken (in videoconferenza). Il Consiglio dell’UE ha riaffermato “l’approccio unitario e l’attuale forte cooperazione e coordinamento con gli Stati Uniti, la NATO, l’Ucraina e gli altri nostri Paesi partner”, ribadendo “l’apprezzamento della continua unità transatlantica“.
La minaccia di sanzioni economiche – ormai in fase di definizione – è stata accompagnata da un invito da parte dei ministri UE alla Russia di “smorzare la tensione, rispettare il diritto internazionale e impegnarsi in modo costruttivo nel dialogo” iniziato due settimane fa in sede NATO. Per l’Unione il confronto diplomatico rimane “alla base della sicurezza europea” e la “pre-condizione per salvaguardare la pace e la stabilità” nel continente: “Le nozioni di sfere d’influenza non hanno posto nel ventunesimo secolo“, hanno messo nero su bianco i ministri UE degli Esteri. “Se la diplomazia dovesse fallire, siamo a un punto molto avanzato nella preparazione delle risposte da dare alla Russia”, ha dichiarato l’alto rappresentante Borrell in conferenza stampa.
Nello scenario di una possibile esacerbazione delle tensioni militari sul confine, l’UE si sta preparando a sostenere l’Ucraina, e non solo colpendo la Russia con sanzioni. Questa mattina la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 1,2 miliardi di euro per aiutare Kiev a “soddisfare le sue esigenze di finanziamento dovute al conflitto”. Da parte del Consiglio dell’UE è arrivata una promessa di impegno nel “contrastare le minacce informatiche e ibride e nell’affrontare la disinformazione”, ma anche attraverso un “sostegno all’Ucraina nel settore dell’istruzione militare professionale“.
Ultime considerazioni da parte dell’alto rappresentante Borrell sulla questione delle “misure precauzionali” da attuare sul territorio ucraino: “Il segretario di Stato Blinken ci ha spiegato che quella in atto non è esattamente un’evacuazione, ma chi non ha una funzione cruciale può lasciare liberamente il Paese”. Per quanto riguarda Bruxelles, “non riteniamo ci siano le condizioni da imporre di evacuare il nostro personale diplomatico“, ha ribadito Borrell: “Dobbiamo rimanere tranquilli ed evitare crisi di nervi, non c’è al momento un pericolo di attacco imminente”.