Bruxelles – La situazione si sta evolvendo in modo promettente. Christine Lagarde ne è certa, e ostenta ottimismo. “Oggi, nonostante il numero di contagi in Europa rimanga molto alto, stiamo uscendo dalla fase emergenziale della pandemia“, sostiene la presidente della Banca centrale europea intervenendo alla Conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari sindacali dei parlamenti dell’Unione europea (COSAC). “Questo grazie alla nostra straordinaria risposta collettiva”, aggiunge riferendosi a quanto fatto a livello UE fin dall’inizio della crisi sanitaria, dal quantiative easing anti-pandemico (PEPP) al meccanismo per la ripresa da 750 miliardi di euro (Next Generation EU), passando per la sospensione delle regole del patto di stabilità.
E’ stato fatto molto per evitare il peggio a livello economico, ma pure sociale. In tutti gli ambiti “dobbiamo mantenere il nostro senso di unità e direzione mentre ci muoviamo nella fase successiva”, vale a dire la fase post-emergenziale. Un riferimento e un invito alla politica a continuare con risposte comuni anche a livello sanitario, come vaccinazioni e misure per garantire la libera circolazione di persone e merci.
Con l’UE e la sua zona euro che stanno uscendo dalla fase emergenziale, per mantenere questo percorso, occorre che si lavori per “fornire stabilità alla nostra economia”. Per quanto riguarda la BCE “il nostro impegno per la stabilità dei prezzi rimane incrollabile”. La numero uno dell’Eurotower torna a garantire che “adotteremo tutte le misure necessarie per garantire il raggiungimento del nostro obiettivo di inflazione del 2 per cento a medio termine”. A tal proposito aggiunge un’ulteriore dose di ottimismo. “Prevediamo che i fattori trainanti dell’inflazione diminuiranno nel corso di quest’anno”. Sottolineatura non casuale, poiché “comprendiamo che l’aumento dei prezzi è una preoccupazione per molte persone, e prendiamo questa preoccupazione molto sul serio”.
Quindi il messaggio per i governi nazionali. “La politica monetaria agisce sul lato della domanda dell’economia” stabilizzando la produzione intorno al suo livello potenziale. Diverso è il caso sul lato dell’offerta. “Ilivello di produzione potenziale è principalmente influenzato dalle azioni di altri responsabili politici, oltre al duro lavoro delle persone e alla forza delle imprese”. Ecco perché all’Europa degli Stati Lagarde chiede di “costruire il rafforzamento dell’offerta”.