Bruxelles – Clausole specchio negli accordi commerciali, sequestro del carbonio nei suoli agricoli e riduzione dell’uso di pesticidi in agricoltura. In parte, la Francia aveva già indicato queste tre come le aree tematiche su cui concentrare le attività “agricole” del suo semestre di presidenza alla guida dell’UE, avviato lo scorso primo gennaio. Ora, per il ministro francese Julien Denormandie è arrivato il momento di presentare formalmente i suoi piani per i prossimi sei mesi agli omologhi europei.
Lunedì 17 gennaio si terrà il primo Consiglio Agricoltura sotto la presidenza francese. Non sarà una riunione decisiva, non si attendono conclusioni da parte dei ministri ma, come da prassi, Denormandie illustrerà le principali priorità della presidenza per l’agricoltura nel corso di un dibattito in sessione pubblica. In attesa che la Commissione Europea proponga un nuovo quadro normativo per la certificazione delle rimozioni di carbonio, Parigi ha intenzione di lavorare per rafforzare il ruolo dell’agricoltura nell’assorbimento della CO2 nel suolo, come parte dei suoi obiettivi climatici. “Esamineremo la situazione nel settore (agricolo) e in tutta l’economica europea, certi che sarà una questione a cui anche gli altri ministri daranno peso come una priorità dell’UE”, spiega un funzionario dell’UE. L’esecutivo europeo ha presentato a dicembre una comunicazione ampia sui cicli sostenibili del carbonio, con una serie di azioni che riguardano anche l’agricoltura.
Questa è la base legislativa su cui dovrà lavorare la Francia e lunedì si avrà un primo assaggio di come è stata accolta dagli altri ministri. Per la presidenza è difficile indicare ora una tabella di marcia, ancora di più ipotizzare un accordo con gli altri Stati membri sulla proposta della Commissione. “Inizieremo questo lavoro ambizioso, in questa prima fase, dovremo innanzitutto ascoltare i nostri partner, le loro reazioni, nei vari forum sia a livello di gruppo di lavoro che a livello politico, per valutare cosa potremmo ottenere durante la presidenza francese”, prosegue il funzionario.
Una corsa contro il tempo anche per quanto riguarda la riduzione dei pesticidi in agricoltura. La presidenza “sta aspettando una proposta da parte della Commissione, e molto di dipenderà da quanto tempo avremo a disposizione per lavorarci”, ha aggiunto il funzionario. Nel quadro della strategia Farm to Fork, la costola agricola del Green Deal, è arrivato il momento per la Commissione di proporre nuove regole vincolanti per gli Stati sulla riduzione dell’uso dei pesticidi (si cercherà un taglio di almeno il 50 per cento) e una revisione delle norme di commercializzazione. Secondo l’ultima agenda dell’Esecutivo a guida Ursula von der Leyen (sempre suscettibile a modifiche dell’ultima ora), la revisione delle norme sui pesticidi non arriverà prima del 23 marzo, lasciando a Parigi circa tre mesi di tempo per lavorarci. Anche qui, la presidenza non si sbilancia su quanto riuscirà a fare, ma il taglio dei pesticidi è per il presidente francese Emmanuel Macron soprattutto una battaglia interna, che sta cercando di estendere a livello europeo per evitare che si crei eccessiva concorrenza sleale tra gli altri Stati e gli agricoltori francesi.
Lo sguardo di Macron è rivolto infine alla politica commerciale dell’UE, e si batterà per introdurre “clausole specchio” negli accordi di libero scambio, in modo che gli standard (ambientali e sociali) dei prodotti agricoli importati siano conformi a quelli prodotti nella UE. Per conto della Commissione europea, a dialogare con i ministri ci sarà anche la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, che li informerà sulla conferenza ad alto livello dedicata a “Il benessere degli animali dell’UE oggi e domani ” che si è svolta a inizio dicembre.