Bruxelles – I voli fantasma non hanno ragione d’essere. “Non riteniamo che ci sia la necessità di operare voli con aerei vuoti” perché la situazione, nonostante la recrudescenza della crisi sanitaria, è comunque migliorata e la domanda di trasporto aereo è tale da permettere alle compagnie di operare. Dalla Commissione europea arriva la bocciatura a pratiche commerciali oggetto di inquietudini e interrogazioni parlamentari che l’esecutivo comunitario ritiene eccessive. “La normativa vigente impedisce i voli fantasma”, la linea di Bruxelles.
“La posizione della Commissione è chiara: i voli fantasma sono un male per l’economia e per l’ambiente“, sostiene Stefan De Keersmaecker, portavoce dell’esecutivo comunitario per questioni di salute e trasporti. “Non li incoraggiamo”. Anzi. Fin dall’inizio della pandemia Bruxelles ha introdotto due misure per venire incontro ai vettori. E’ stata ridotto dall’80 per cento al 50 per cento il requisito minimo di voli effettuati per mantenere i propri slot, le fasce orarie di decollo e atterraggio. In aggiunta è stata introdotta la possibilità di non utilizzo giustificato degli slot in caso la pandemia e le regole di sicurezza derivanti rendano complicato organizzare e compiere il viaggio. “Al momento non abbiamo prove” del ricorso a voli con zero passeggeri a bordo, continua il portavoce della Commissione europea.
A Bruxelles si difende l’impianto delle regole stabilite per far fronte alle ricadute economiche della diffusione del Coronavirus sul trasporto aereo. “La soglia minima del 50 per cento di utilizzo delle fasce orarie è assai ragionevole”, continua De Keersmaecker. Il requisito è stato stabilito sulla base delle analisi, del monitoraggio e dei dati di Eurocontrol, l’Organizzazione per la sicurezza dell’aviazione civile. Inoltre la soglia del 50 per cento vale per la stagione invernale (novembre-febbraio), mentre per la stagione estiva (marzo-ottobre) la soglia sale al 64 per cento.
E’ convinzione della Commissione che operare voli vuoti per mantenere i diritto sugli slot non sia giustificato visto che allo stato attuale non sono più in vigore forti restrizioni agli spostamenti all’interno dell’UE e dell’area Schengen. Grazie alle regole stabilite, si impedisce i voli fantasma. Rispetto alla fase acuta della pandemia, e dunque i primi mesi del 2020, il traffico aereo è cresciuto. Negli ultimi due mesi del 2021 si registra un circa 78 per cento in più di voli rispetto al periodo del grande lockdown. In sostanza a Bruxelles non ravvedono la necessità di modificare le regole, né di infrangerle.