Bruxelles – Decolli e atterraggi utili per nessun utente, spostamento di aeromobili completamente vuoti da una capitale all’altra dell’UE, collegamenti che esistono sul pannello di partenze e arrivi ma che servono a spostare solo piloti e personale di bordo. Sono questi i voli fantasma, aerei vuoti che solcano i cieli europei e che rischiano di essere sempre di più in nome della tutela del settore del trasporto aereo. Brando Benifei vuole vederci chiaro. Il capo delegazione del PD in Parlamento europeo ha presentato un’interrogazione alla Commissione UE per esortare a correre ai ripari e correggere quella che si configura come una distorsione di regole di sostenibilità e di mercato interno.
La diffusione della pandemia di Coronavirus ha fortemente colpito il settore del trasporto aereo. Nella fase peggiore della pandemia, quella del lockdown e dello spegnimento dell’economia, il numero di passeggeri aerei si è dimezzato. L’esecutivo comunitario è corsa ai ripari, rivedendo le regole per il settore al fine di evitarne il tracollo. Ma la regola di fondo non cambia: gli slot, vale a dire le fasce orarie di decollo e atterraggio, restano solo se usate. Di fronte al calo degli spostamenti, le compagnie stanno ricorrendo sempre più a voli fantasma per non perdere i diritti acquisiti, vale a dire gli slot.
“Emergono dati preoccupanti sul numero dei cosiddetti ‘voli fantasma'”, denuncia Benifei nel testo della sua interrogazione. L’europarlamentare del Partito democratico denuncia “decine di migliaia” di aerei vuoti in transito nei cieli dell’Unione. “E’ inaccettabile consentire che le compagnie aeree, per difendere i propri interessi economici e la propria posizione di mercato, possano o debbano farlo a scapito dell’ambiente”.
Benifei ricorda come l’UE, per far fronte all’emergenza pandemica, abbia abbassato le soglie di occupazione degli slot aerei, dall’80 per cento fino al 50 per cento, e come recentemente sia stato prorogato fino all’ottobre 2022 il tetto fissato al 64 per cento, “che potrebbe risultare insufficiente per evitare che migliaia di voli vengano effettuati senza passeggeri a bordo”. Da qui la richiesta di “rivedere nuovamente e con urgenza le soglie di occupazione degli slot aerei per far fronte all’emergenza”, a cui si aggiunge l’invito a “rivedere il Regolamento sulle bande orarie per assicurare che gli slot siano assegnati in modo effettivamente imparziale, non discriminatorio e trasparente e per affrontare il grave fenomeno dei voli fantasma”.
Il tema non è nuovo. Già in passato il Parlamento europeo si era speso per cercare di controllarlo e ridurlo. L’Eurocamera ne ha fatto una priorità fin dall’inizio della pandemia, e non intende cedere su un fenomeno la cui gestione vede la convergenza tra i vari gruppi politici, specie tra socialdemocratici (S&D) e Verdi.