Bruxelles – Economia, finanza, politica, cronaca. Tanti e tutti diversi gli avvenimenti del 2021 per l’Unione europea e i suoi Stati membri. Non è facile cercare di condensarli tutti insieme, né fare una selezione dei più significativi. Dodici mesi non sono pochi, e non c’è dubbio che quello che volge al termine sia stato un anno ricco di appuntamenti, avvenimenti e sorprese.
Eunews continua nel suo ormai tradizione esercizio di selezione degli eventi che si ritengono significativi, sempre nel rispetto della formula di questo esercizio. Ecco, dunque, il 2021 dell’Ue dalla A alla Z secondo Eunews:
AFGHANISTAN: ad agosto gli Stati Uniti lasciano il Paese e inizia l’avanzata dei Talebani, che il 15 agosto entrano nella capitale Kabul. Il governo, sostenuto dalla forze occidentali, si arrende. Gli Stati membri dell’UE si precipitano a richiamare tutto il personale civile e diplomatico presente nel territorio, e iniziano ad ingaggiare un’intensa attività internazionale per la gestione della crisi umanitaria derivante dal ritorno dei talebani. L’obiettivo è limitare il numero delle partenze verso l’UE ed evitare così una nuova emergenza migratoria. Il 26 agosto un attentato all’aeroporto di Kabul provoca la morte di 182 persone, tra cui 13 cittadini statunitensi. Washington risponde con bombardamenti. La situazione è fuori controllo.
BIELORUSSIA: il 2021 è l’anno in cui il Paese dell’est finisce prepotentemente nell’agenda dei lavori di Bruxelles e delle 27 capitali. Il regime di Lukashenko ingaggia un confronto con il blocco a dodici stelle ammassando migliaia di richiedenti asilo lungo le frontiere con Lituania e Polonia. E’ un tipo di minaccia ibrida che riaccende la questione migratoria, oltre ad acuire le tensioni con Minsk.
CORONAVIRUS / COVID: purtroppo la voce alla lettera C per il 2021 resta quella del 2020. Anche l’anno che volge al termine è stato contrassegnato dal protrarsi e addirittura dal ravvivarsi della pandemia, con nuove ondate di contagi e addirittura nuove varianti, come quella Omicron. I capi di Stato e di governo hanno continuato nel non semplice né scontato lavoro di coordinamento. L’8 luglio il numero di vittime mondiali per COVID supera i 4 milioni.
DONNE CHE FANNO LA STORIA: nell’UE decisa a promuovere la parità di genere nel 2021 avvengono tre cambiamenti “in rosa”. Il 26 gennaio Kaja Kallas viene nominata capo del governo in Estonia. E’ la prima volta in assoluto per una donna. Il 30 novembre un’analoga pagina di storia si scrive in Svezia, dove Magdalena Andersson diventa la prima donna di sempre a capo dell’esecutivo.
EVENTI CLIMATICI ESTREMI: a luglio il nord Europa è vittima di eventi atmosferici estremi. Forti piogge provocano inondazioni nella regione di confine tra Germania e Belgio, provocando 229 morti, di cui 184 in Germania e 42 in Belgio. Il disastro è attribuito ai cambiamenti climatici in atto.
FUTURO DELL’EUROPA: il 2021 è l’anno dei cittadini dell’UE. La Conferenza sul futuro dell’Europa entra nel vivo con i panel, i dibattiti e gli incontri voluti plasmare l’Europa del domani a misura di cittadino.
GIUSTIZIA: l’1 giugno entra in funzione l’Ufficio della procura europea (EPPO), che assume i compiti di indagine e azione penale per tutto ciò che riguarda utilizzo dei fondi europei, frode e corruzione. E’ l’Europa della giustizia che si rafforza. Il ruolo di EPPO assume ancor più rilevanza con l’approvazione del meccanismo per la ripresa e il recovery fund. Ogni tipo di frode passerà per il nuovo organismo UE.
HGE8: In occasione del suo evento annuale Eunews riceve l’incoronazione della Commissione europea. L’1 dicembre, nel suo intervento all’ottava edizione di How Can We Govern Europe, il più importante momento di riflessione sui temi dell’attualità europea, la commissaria per la Salute, Stella Kykiakides, riconosce che l’iniziativa “riunisce proprio il tipo di coalizione di cui abbiamo bisogno per fornire un cambiamento sostenibile e inclusivo in tutta l’UE”. Per la nostra redazione l’anno dell’orgoglio e della soddisfazione.
INFLAZIONE: l’andamento dei prezzi al consumo spaventa mercati e governi. Il 2021 è contraddistinto da un’impennata del tasso di inflazione che inizia a far temere per la ripresa economica. A guidare verso l’alto tutto questo il rincaro dei prezzi dell’energia. Alla fine osservatori, analisti e politici, convengono che si tratti di un fenomeno passeggero legato alla ripresa improvvisa della domanda, dopo aver “spento’” l’economia per un anno in occasione del primo lockdown decretato per gestire la crisi pandemica.
LUCA ATTANASIO: l’uno febbraio muore nei pressi di Goma l’ambasciatore italiano in Repubblica popolare del Congo, Luca Attanasio a seguito di un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite. Nell’agguato restano uccisi anche il conducente e un funzionario di polizia. L’UE condanna l’accaduto, e capisce che gli equilibri nel continente africano sono più fragili di quanto non si creda.
MURI: complice anche la situazione in Bielorussia, riesplode la questione immigrazione. Draghi chiede e ottiene che si torni a parlare di dimensione esterna. L’Italia getta la spugna, capisce che non potrà ottenere la redistribuzione obbligatoria tra Paese e allora spinge per ridurre il numero di arrivi, punto su cui tutti sono d’accordo. La Polonia chiede la realizzazione di un muro anti-migranti lungo la frontiere, e l’Ungheria spinge per ottenere il rimborso dall’UE. E’ la fortezza europa che si blinda, e che dimentica il muro di Berlino. La Commissione risponde con una proposta di riforma del sistema Schengen che consente di reintrodurre controlli alle frontiere tra Stati.
NUOVA PAC: il 2021 vede l’approvazione in via definitiva della nuova politica agricola comune. In vigore dal 2023, le nuove regole prevedono più impegni per la sostenibilità. I Paesi membri dovranno garantire che almeno il 35% del bilancio per lo sviluppo rurale e almeno il 25% dei pagamenti diretti siano destinati a misure ambientali e climatiche. l 10% dei pagamenti diretti dovrà essere utilizzato a sostegno delle piccole e medie aziende agricole e che almeno il 3% del bilancio della PAC vada ai giovani agricoltori
OLAF SCHOLZ: in Germania si chiude un’era, quella di Angela Merkel e del governo a guida CDU. La cancelliera aveva annunciato che non avrebbe corso per un altro mandato, e alle elezioni del 26 settembre il suo partito esce sconfitto. Dopo settimane di intensi negoziati nasce il governo di coalizione tra Socialdemocratici, liberali e verdi. Olaf Scholz è nominato cancelliere, ruolo che torna all’SPD dopo 16 anni di interregno Merkel. La Germania volta pagina, e con essa l’Europa. Adesso tutti gli occhi sono puntati su Scholz.
PPE e il suo indebolimento: il 2021 dell’UE è all’insegna del grande indebolimento del Partito popolare europeo. A marzo il partito ungherese Fidesz abbandona il PPE, a maggio le vicende interne alla Bulgaria privano il principale partito europea di centrodestra del primo ministro Boyko Borissov, sostituito dall’indipendente Stefan Janev. Ma soprattutto saluta Angela Merkel, dopo le elezioni tedesche di settembre. Oggi il PPE conta appena otto leader, tutti di Paesi non chiave della politica europea.
QUESTIONE ARABO-ISRAELIANA: il principale rompicapo del Medio Oriente si ripropone, con la complicità degli europei. All’inizio di febbraio il Kosovo allaccia ufficialmente relazioni diplomatiche con Israele, e riconosce Gerusalemme come capitale. Qui annuncia di voler aprire la sua ambasciata. Il Kosovo, che è un Paese candidato all’adesione UE, pone non pochi problemi visto che sulla questione la posizione delle istituzioni comunitarie è chiara: soluzione a due Stati, con Gerusalemme città condivisa e Tel Aviv capitale. Le mosse di Pristina mettono in difficoltà l’UE.
RELAZIONI TRANSATLANTICHE: Con l’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca cambiano i rapporti tra Unione europea e Stati Uniti. Le due parti a metà giugno decidono di porre fine alla guerra dei dazi innescata nella disputa Airbus-Boeing. Ritorsioni commerciali sospese e inizio dei lavori per una soluzione soddisfacente per entrambi. Le tensioni per gli aiuti di Stato ai produttori di aerei oggetto create l’amministrazione Trump si stemperano, e le due sponde dell’Atlantico provano a ritornare alla normalità.
SALUTE: l’UE accelera nella realizzazione dell’Unione della salute con l’istituzione di HERA, la nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Annunciata a febbraio quale misura per gestire crisi come quella COVID, HERA entra in funzione a settembre, per essere a pieno regime nel 2022. L’autorità sarà divisa tra attività di prevenzione e risposta rapida. Di fronte a un’emergenza sanitaria e minacce per la salute pubblica il comitato di crisi potrà passare rapidamente alle operazioni di emergenza, e potrà sbloccare nuovi finanziamenti di emergenza e avviare azioni di monitoraggio. Previsto che svolga anche il ruolo di centro di acquisto unico per lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di medicinali, vaccini, o altro materiale sanitario.
TASSA SUI VALORI AGGIUNTI: la riforma dell’IVA è uno dei principali risultati di questo 2021 dell’UE, raggiunta il 7 dicembre. Il Consiglio prevede la possibilità di applicare aliquote ridotte a partire dal 5 per cento a beni e servizi in un massimo di 24 categorie delle 29 contenute nella lista rivista e aggiornata, invece del 15 per cento di adesso.
Oltre alla possibilità di introduzione di aliquote minime, agli Stati è concessa la possibilità di un’aliquota anche inferiore al 5% e addirittura un’esenzione (“aliquota zero”) a un massimo di sette categorie nell’elenco che si ritiene coprano i bisogni di base, come generi alimentari, medicinali o prodotti farmaceutici.
UEFA EURO 2021: per gli italiani il 2021 resterà nella memoria soprattutto per la vittoria del campionato europeo di calcio per nazioni. La nazionale azzurra riesce nell’impresa di vincere la competizione contro ogni pronostico, dopo 53 anni dall’ultima volta. La competizione, prevista inizialmente per il 2020, è stata spostata al 2021 causa pandemia.
VALORI: la parola ripetuta forse più volte nel corso del 2021. L’UE ha serie difficoltà interne a far rispettare stato di diritto e valori fondamentali, e allora cerca di imporli all’esterno. Si propone di ancorare i negoziati commerciali con i Paesi terzi al rispetto dei valori, e fare di questo uno dei fattori fondamentali. Rispetto della stampa della sua libertà, separazione e indipendenza dei poteri, rispetto delle minoranze. Tutto quello che la Commissione vede deteriorarsi in Ungheria e Polonia. A ottobre la Corte di giustizia dell’UE condanna Varsavia al pagamento di un milione di euro al giorno per le politiche anti-giudici, mentre le minaccea di non erogazione di fondi UE da parte della Commissione inducono le regioni polacche a fare marcia indietro sull’introduzione di “zone libere da LGBTI”. A ottobre il Parlamento avvia una procedura contro la Commissione, ritenuta di non fare niente per proteggere i valori fondamentali dell’UE. A novembre il team von der Leyen, che vorrebbe evitare lo scontro con i due Stati membri, si vede costretta ad avviare le verifiche sul rispetto dei valori fondamentali.
ZONA EURO: prove tecniche di allargamento per l’area di circolazione della moneta unica. La Croazia, che ambisce ad adottare l’euro entro la fine del 2023, ha avviato quest’anno le prime attività di coniazione di monete e cartamonete, atto formale e propedeutico all’introduzione della nuova valuta. A inizio dicembre l’avvio della campagne informative per l’uscita dalla Kuna.