Bruxelles – La Francia, dal primo gennaio alla guida semestrale dell’UE, ha siglato lo scorso 17 dicembre una dichiarazione congiunta con l’Austria che invita la Commissione Europea a sviluppare una nuova Strategia dell’UE sulle proteine vegetali, per rafforzare “l’autonomia strategica dell’UE in linea con il Green Deal”. Se ne discute ormai con insistenza anche in Europa, dove è più diffusa la ricerca di prodotti alimentari che siano sostitutivi della carne vera e propria per abbattere le emissioni di CO2 provenienti dagli allevamenti e risparmiare sofferenza agli animali.
Il ministro dell’Agricoltura francese Julien Denormandie e l’omologa austriaca Elisabeth Köstinger hanno sottolineato nella dichiarazione che nonostante il grande potenziale per la produzione di proteine vegetali in Europa, “resta un deficit nell’Unione Europea, che dipende quindi dalle importazioni di Paesi terzi”, che però non hanno gli stessi standard europei in termini di sostenibilità ambientale. Aumentare la produzione autonoma di proteine vegetali è quindi – secondo i ministri – in linea con il pacchetto “Fit for 55” e la strategia “Dal campo alla tavola” (Farm to Fork) con cui l’Unione europea sta affrontando le sfide ambientali e climatiche.
Rafforzare la produzione interna di proteine vegetali, accorciare le catene di trasporto e garantire lo sviluppo logistico del settore, per contribuire a rendere le proteine vegetali “pronte per il futuro” attraverso “un’efficace selezione vegetale adattata alle esigenze di tutte le parti interessate, dall’agricoltore al consumatore passando per il trasformatore”. Sono alcuni degli obiettivi individuati nella dichiarazione per contribuire “in modo significativo alla costruzione dell’autonomia strategica europea in un’economia aperta, come indicato nelle conclusioni del Consiglio europeo, nella revisione della politica commerciale della Commissione europea e negli obiettivi del Green Deal”. Rendere l’UE meno dipendente da Paesi terzi e più autosufficiente, anche per ciò che riguarda la produzione di proteine vegetali. Si aggiunge un altro tassello che delinea meglio quali saranno le priorità francesi durante il suo semestre di presidenza.
“Delocalizzare la produzione di proteine vegetali, come fa l’iniziativa congiunta franco-austriaca lanciata oggi in collaborazione con il mondo della ricerca e dei professionisti, è di capitale importanza, per i benefici di queste colture, il loro ruolo per sovranità alimentare, e perché non ha senso fare affidamento sull’importazione di prodotti responsabili della deforestazione”, ha spiegato Denormandie. “Abbiamo il potenziale allo stesso tempo per rafforzare la produzione europea di proteine vegetali e per garantire i nostri elevati standard europei. Se vogliamo sviluppare questo potenziale, dobbiamo concentrarci e unire i nostri sforzi”, ha aggiunto la ministra austriaca.