Strasburgo – È stato adottato oggi (giovedì 16 dicembre) dalla Commissione UE il primo programma di lavoro finanziato con oltre un miliardo di euro nell’ambito del Connecting Europe Facility (CEF), il programma europeo di sostegno alle infrastrutture europee per la connettività digitale nel periodo 2021-2023. I primi inviti a presentare proposte per la parte digitale del meccanismo UE saranno pubblicati a inizio gennaio del 2022.
Il sostegno del programma di lavoro è destinato alla copertura 5G lungo i corridoi transfrontalieri, per la realizzazione di nuove reti e federazioni di cloud, comunicazione quantistica e cavi sottomarini. Inoltre, il meccanismo UE andrà a implementare infrastrutture per la connettività digitale nell’ambito di progetti transfrontalieri nei settori dei trasporti e dell’energia e piattaforme digitali operative direttamente connesse.
Lo scopo è quello di portare la connettività gigabit in tutte le case dell’UE e la copertura 5G in tutte le zone abitate entro il 2030, come indicato nella Bussola Digitale presentata dalla Commissione nel marzo di quest’anno. Rafforzare le infrastrutture sarà anche essenziale per l’interconnessione di cloud, dati e calcolo, in linea con l’ambizione dell’Unione di mantenere la propria sovranità digitale.
“Gli investimenti nella connettività digitale transfrontaliera continueranno a rivestire un ruolo chiave per la trasformazione dell’Europa e la sua competitività”, ha sottolineato la vicepresidente della Commissione UE per il Digitale, Margrethe Vestager: “Il miglioramento delle reti e delle infrastrutture consentirà ai cittadini e alle imprese di accedere a nuovi posti di lavoro e competere su nuovi mercati“. Concetto ribadito dal commissario per il Mercato interno, Thierry Breton: “Una connettività sicura e veloce è il pilastro su cui costruiremo il decennio digitale europeo”, che “darà ai cittadini europei accesso alle competenze digitali e consentirà alle imprese di innovare nella sanità, l’istruzione e i servizi pubblici online”.