Bruxelles – Buone notizie per l’Eurozona: le imprese tedesche hanno tenuto. Nel corso della pandemia di Covid-19 e durante il calo dell’attività economico-commerciale che l’ha accompagnata, nel 2020 un numero inferiore di aziende del previsto ha presentato istanza di insolvenza. È quanto emerge da uno studio di esperti preparata dall’Istituto IFO per conto del ministero federale delle Finanze tedesco.
“Tenendo conto della relazione storica tra l’attività imprenditoriale e l’evoluzione dell’insolvenza, le nostre stime indicavano che i probabili crediti derivanti dalle richieste di procedure concorsuali avrebbero dovuto aumentare tra i 60 e i 100 miliardi di euro. Invece, sono saliti a soli 48 miliardi di euro nel 2020, rispetto ai 34 miliardi di euro del 2019″, afferma Timo Wollmershäuser, responsabile delle previsioni presso l’istituto IFO. Ci sono stati meno fallimenti, e questo fa tirare un sospiro di sollievo non solo alla Germania ma all’intera area dell’euro, che nell’economia tedesca ha un forte traino. Il dato è oltremodo confortante se si considera che il sentimento economico degli operatori del mercato si era deteriorato in modo sensibile causa pandemia.
Però… C’è un però. Sulla scia dei provvedimenti adottati in Germania sulla scia della crisi sanitaria l‘obbligo di presentare domanda di insolvenza è stato sospeso il 1 marzo 2020, e questa misura nei fatti ha impedito un aumento del numero di insolvenze. Inoltre le misure eccezionali introdotte per dare sostegno all’economia rappresentano una novità che impedisce un effettivo raffronto col passato.
L’analisi degli esperti ritiene che l’intervento pubblico ha ridotto in media il rischio di insolvenza di poco meno del 25 per cento. I contributi pubblici alle imprese hanno avuto l’effetto più significativo. Nel 2020 sono stati erogati oltre 40 miliardi di euro nell’ambito del programma di sostegno al Covid-19. Ciò ha immediatamente mitigato il crollo degli utili aziendali, col risultato che se si guarda il numero delle dichiarazioni di fallimento le imprese tedesche hanno tenuto, almeno fin qui. Perché la situazione potrebbe cambiare nei prossimi mesi.
“Quando all’inizio del 2021 è tornato in vigore l’obbligo di presentare domanda di insolvenza, le insolvenze sono aumentate sensibilmente”, rileva Wollmershäuser. “Fino al solo agosto 2021, i crediti probabili derivanti da domande di procedura concorsuale ammontano a 47 miliardi di euro. Era quindi prevedibile che ci sarebbe stato un significativo aumento anno su anno nel 2021″.