Bruxelles – È una prima senza troppi squilli di tromba, ma piena di pragmatismo, quella del nuovo cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nella capitale dell’UE. “Sono qui nel mio secondo giorno di cancelleria per assicurare che la Germania non si tirerà indietro e si assumerà un ruolo di responsabilità su tutti i temi di fondamentale importanza per l’Unione”. Dalla politica estera a quella climatica, dalla lotta contro la pandemia COVID-19 al rafforzamento della sovranità europea.
Dopo aver viaggiato questa mattina a Parigi, per confrontarsi con il presidente francese, Emmanuel Macron, il neo-cancelliere socialdemocratico ha fatto tappa a Bruxelles per una faccia a faccia con i leader delle istituzioni europee. Solo due giorni fa (mercoledì 8 dicembre) Olaf Scholz pronunciava il fatidico sì al Bundestag, mentre oggi ha discusso con la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, e del Consiglio Europeo, Charles Michel, sulle linee di intesa tra l’Unione e Berlino. “Vogliamo una collaborazione molto forte con la nuova Germania, perché è un Paese che ha sempre avuto un ruolo importante nel delineare l’Unione Europea”.
Se era una rassicurazione quella che cercavano i due presidenti UE, già dal programma della nuova coalizione semaforo (socialdemocratici, liberali e Verdi) erano emerse linee fortemente europeiste. Ma il cancelliere ha voluto essere ancora più incisivo: “Tutte le forze al governo sono pro-Europa, ma anche larga parte dell’opposizione, ecco perché la Germania sarà in prima linea in tutte le sfide”. C’è poco da dubitare: dopo 16 anni di governi guidati da Angela Merkel, sarà proprio l’Unione Cristiano-Democratica (della famiglia dei popolari europei e casa politica della stessa presidente della Commissione) a occupare la maggior parte dei seggi dell’opposizione al Parlamento tedesco.
“Il nostro obiettivo è la modernizzazione industriale della Germania e dell’UE, ma con un’attenzione imprescindibile sul clima”, ha assicurato Olaf Scholz nel corso della conferenza stampa con von der Leyen. “Puntiamo a raggiungere la neutralità climatica entro il 2045” e per centrare questo obiettivo “spingeremo sull’uso delle energie rinnovabili, in particolare il solare e l’eolico”. Parlando di tassonomia (la classificazione dei principali settori economici in base alla capacità di mitigare i cambiamenti climatici), il neo-cancelliere non ha negato che per la transizione verde “anche il gas e l’idrogeno avranno un ruolo, dovremo discutere insieme agli altri Paesi che hanno altre priorità quale sarà”.
Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza COVID-19 e la diffusione della variante Omicron, Scholz ha invitato tutti i governi UE a “rimanere uniti nella cooperazione, facendo leva sulla vaccinazione per raggiungere il numero maggiore possibile di persone“. La presidente von der Leyen gli ha fatto eco, ricordando che “la variante va veloce e ormai è presente in quasi tutti gli Stati membri”, ma “dobbiamo vaccinarci e fare in fretta sulle dosi di richiamo”.
Centrale nel confronto tra Olaf Scholz e i rappresentanti delle due istituzioni UE la questione della sicurezza e della politica estera europea, in particolare sulla crisi al confine tra Russia e Ucraina. “Nessuna violazione della sovranità di Paesi partner sarà tollerata e porterebbe a una reazione della Germania e dell’Unione Europea”, ha tuonato pacatamente il cancelliere tedesco. Tuttavia, “dobbiamo prevenire nuove tensioni ed evitare che si verifichi un’escalation di violenza“. Parole riprese anche dalla presidente della Commissione: “Se non saranno rispettati i diritti delle altre nazioni, intensificheremo le sanzioni”. Bruxelles vuole “rapporti sereni con Mosca, ma dipende solo dal suo atteggiamento, che al momento sta mettendo a rischio anche la sicurezza dell’UE”, ha avvertito von der Leyen.
La necessità di “impegnarsi nelle sfide comuni e sviluppare un’agenda internazionale a difesa degli interessi dei nostri cittadini” è stata sottolineata anche dal presidente del Consiglio UE. Lo stesso Michel ha ricordato gli impegni che riporteranno fra pochi giorni (mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre) Scholz a Bruxelles, insieme agli altri capi di Stato e di governo dell’UE: “Il vertice del Partenariato orientale e il Consiglio Europeo saranno un primo banco di prova importante, con molti argomenti sul tavolo”.
E infine un’ultima postilla, che chiude il cerchio delle prospettive rosee per la nuova collaborazione tra Bruxelles e Berlino: “Il programma di governo ha messo in chiaro che il nostro orientamento è fortemente europeista e che proveremo a proporre una modifica dei Trattati per creare un’UE più federale“, ha annunciato Olaf Scholz. E da qui partirà il confronto con le altre capitali: “A tempo debito affronteremo tutti questi discorsi con i partner europei”, ha assicurato il nuovo cancelliere della Germania.