Bruxelles – Per l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) il “mix di vaccini può essere utilizzato sia per il primo ciclo, che per i richiami”. E’ quanto scrivono le due agenzie europee in una raccomandazione congiunta pubblicata oggi (7 dicembre) in cui confermano l’utilità di una pratica ormai in uso in molti Stati membri, quella di usare vaccini diversi tra la prima e seconda dose ma anche tra vaccinazione primaria e secondaria (la somministrazione della cosiddetta dose ‘booster’).
Secondo gli studi sulla vaccinazione eterologa citati nella raccomandazione, la combinazione di vaccini con vettori virali (come AstraZeneca e Johnson&Johnson) e vaccini mRNA (Moderna e BioNTech-Pfizer) “produce buoni livelli di anticorpi contro il virus COVID-19 rispetto all’utilizzo dello stesso vaccino (vaccinazione omologa)”, sia nella vaccinazione primaria che in quella di richiamo. Al contrario, l’uso di un vaccino a vettore virale come seconda dose negli schemi di vaccinazione primaria o l’uso di due diversi vaccini mRNA, “è meno studiato”. Le due agenzie europee precisano che gli studi sono ancora “in corso per fornire maggiori prove sulla sicurezza a lungo termine, sulla durata dell’immunità e sull’efficacia” ma è certo che un approccio al mix di vaccini “può offrire flessibilità in termini di opzioni di vaccinazione, in particolare per ridurre l’impatto sull’introduzione del vaccino nel caso in cui un vaccino non fosse disponibile per qualche ragione”.