Bruxelles – Poco meno di un mese dall’inizio della presidenza di turno francese dell’UE, e l’Italia è pronta a dar battaglia per tutelare la dieta mediterranea dalle minacce “di alcune proposte errate per i sistemi di etichettatura europei”, come il Nutriscore. A sottolinearlo in una nota è il ministro italiano dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, che il primo dicembre scorso ha incontrato virtualmente il suo omologo spagnolo, Luis Planas, con cui ha concordato di creare un “gruppo di lavoro europeo per proteggere la dieta mediterranea”.
Questo tavolo punta a riunire “nutrizionisti, scienziati ed esperti del settore agroalimentare” per difendere una tradizione “riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità”. Spagna e Italia “rafforzano” così la loro collaborazione nella difesa di un regime “minacciato da alcune proposte errate per i sistemi di etichettatura europei”, conclude il comunicato, con riferimento non esplicito ma ugualmente evidente al Nutri-Score, il sistema di etichettatura a semaforo studiato proprio dalla Francia e adottato già da alcuni Stati europei, come il Belgio. L’Italia è da tempo contraria all’adozione del sistema ‘a semaforo’ perché penalizzante per il Made in Italy e anche per alcuni prodotti della dieta mediterranea, che prevede il consumo di olio, frutta, verdura, cereali non raffinati, con meno consumo di carne, pesce e latticini.
Il dibattito si fa impellente dal momento che entro il 2022 la Commissione Europea deve proporre un sistema di etichettatura “front of pack” (sulla parte anteriore delle confezioni) armonizzato e uguale per tutti nella UE, nel quadro della strategia Farm to Fork. Per molti, il semestre di presidenza francese proprio nel 2022 (a partire dal primo gennaio) potrebbe significare un tentativo di pressione sull’esecutivo europeo per orientare la scelta proprio sul sistema francese. Anche se anche il governo di Parigi stesso ha iniziato ad avere una serie di perplessità sul metodo di calcolo nutrizionale usato dal Nutriscore, che va a penalizzare anche diversi prodotti di punta dell’agroalimentare francese, come i formaggi. Secondo quanto emerso dall’ultimo incontro formale tra Francia e Italia per rafforzare la cooperazione tra i due Paesi, nel quadro del Trattato del Quirinale si è deciso di avviare un gruppo di lavoro sul tema dell’etichettatura nutrizionale.