Bruxelles – La Commissione Europea ospiterà lunedì 29 novembre il primo forum di alto livello sulle nuove tecniche genomiche (NGT), processi come la cisgenesi e mutagenesi che alterano il genoma di un organismo, con l’idea di immettere sul mercato piante (mangimi e alimenti ottenuti da questi) più resistenti alle malattie, alle condizioni ambientali o agli effetti dei cambiamenti climatici estremi.
L’Esecutivo europeo ad aprile ha pubblicato uno studio sulle nuove tecniche genomiche (NGT) per annunciare di voler esplorare questi nuovi orizzonti. Il documento conclude che l’attuale legislazione europea sugli OGM (Organismi geneticamente modificati), la direttiva adottata nel 2001, non è adatta a coprire queste tecnologie innovative e i loro prodotti che si sono diffusi dopo il 2001 e quindi per la Commissione serve un nuovo quadro. Il dialogo di alto livello sarà aperto dal vicepresidente esecutivo per il Green Deal, Frans Timmermans, e dalla commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides. Saranno presenti anche i ministri dell’Agricoltura sloveno e francese, rispettivamente l’attuale e la futura presidenza di turno dell’UE.
L’obiettivo – sostiene Bruxelles – è quello di confrontarsi con esperti sull’idea della Commissione, ci saranno tre tavole rotonde dedicate ad altrettante aree tematiche: contributo e valutazione dei potenziali benefici delle nuove tecniche genomiche; valutazione proporzionata del rischio; e garanzia dei diritti dei consumatori all’informazione e alla trasparenza. La Commissione proporrà una valutazione dell’impatto dell’iniziativa politica, nell’ottica di presentare una proposta vera e propria entro la fine del 2023.