Bruxelles – Aiutare gli chef a promuovere diete più sostenibili in linea con la strategia Farm to Fork, sostenere le città del medio Adriatico contro l’aumento delle temperature, rimuovere le sostanze PFAS (perfluoroalchile e il polifluoroalchile) dall’acqua potabile. Sono alcuni dei 24 progetti firmati dall’Italia che l’Unione Europea finanzierà attraverso il programma LIFE, dedicato all’ambiente e l’azione per il clima. L’Esecutivo ha annunciato oggi (25 novembre) che mobiliterà 290 milioni di euro per 132 nuovi progetti, come parte della nuova programmazione 2021-2027 che vede un totale di 5,4 miliardi di euro con cui finanziare progetti in quattro aree: natura, biodiversità, azione per il clima ed energia pulita.
Di questi primi 132 progetti approvati oggi – qui l’elenco in aggiornamento – ce ne sono 24 che riguardano direttamente l’Italia e spaziano dall’ambiente e l’efficienza energetica, alla governance e informazione e alle buone pratiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici. “Le crisi del clima e della biodiversità sono veramente crisi esistenziali e non c’è tempo da perdere”, ha commentato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ricordando che l’Unione europea sta lavorando per ridurre le emissioni, ripristinare la natura e garantire un uso sostenibile delle risorse.
LIFE è attivo dal 1992 e ha cofinanziato più di 5.500 progetti in tutta l’UE e in paesi al di fuori dell’UE. I progetti approvati oggi e i quattro sottoprogrammi inizieranno a ricevere finanziamenti a partire dal 2022, fa sapere la Commissione in una nota. Secondo i numeri forniti, 39 tra i progetti approvati sosterranno l’attuazione delle direttive UE Uccelli e Habitat e della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030; 45 sono per l’ambiente e l’efficienza delle risorse; 10 progetti sono dedicati a ridurre gli sprechi, contribuendo al piano d’azione per l’economia circolare dell’UE e altri 16 progetti sulla qualità dell’acqua. 8 sono i progetti di governance e informazione ambientale per “accrescere la consapevolezza su questioni ambientali come la perdita di biodiversità e l’inquinamento atmosferico”; 17 sono dedicati alla mitigazione dei cambiamenti climatici, tra cui la promozione di un’agricoltura climaticamente neutra e il miglioramento del recupero di calore nella produzione di ferro e acciaio. Altri 17 saranno per l’adattamento ai cambiamenti climatici mentre gli ultimi 6 riguardano la governance e l’informazione sul clima.