Bruxelles – Un database unico europeo, gestito e controllato dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), per raccogliere e le informazioni finanziarie e non finanziarie di tutti gli investitori. La Commissione europea cerca di mettere ordine ad un mercato dei capitali ancora lontano dall’essere ‘unico’. C’è ancora troppa frammentazione, indicazioni sugli operatori gestite troppo a livello di singoli Stati membri e troppo poco a livello centralizzato.
Ecco allora la necessità di un punto di accesso unico europeo (ESAP). E’ la principale novità introdotta dalla Commissione europea con il pacchetto per i mercati dei capitali adottato oggi. Molte misure sono annunciate per il prossimo anno, ma sul tavolo finisce la creazione del database europeo. “Per prendere solide decisioni di investimento, gli investitori nei mercati dei capitali hanno bisogno di informazioni sulle società a cui sono interessati, idealmente in formato digitale”, ragiona la commissaria per i Servizi finanziari, Mairead McGuinnes. Le aziende sono tenute a pubblicare informazioni finanziarie e relative alla sostenibilità ai sensi del diritto dell’UE, ma oggi l’accesso a queste informazioni “è sparso tra gli Stati membri e non è molto utilizzabile digitalmente”.
L’ESAP, nelle intenzioni del legislatore europeo, migliorerà questa situazione, offrendo un facile accesso digitale alle informazioni finanziarie e relative alla sostenibilità delle aziende, nonché sui prodotti di investimento. Secondo la Commissione deve essere l’ESMA a doversi fare carico del nuovo sistema. L’Autorità europea viene incaricata di “costruire, gestire e governare” il database unico europeo. I fondi pubblici – dell’UE e degli Stati membri – copriranno integralmente i costi necessari per costruire e gestire l’ESAP. Si tratta di nuove attribuzioni riconosciute all’ESMA, dopo i poteri di controllo riconosciuti nell’ambito del processo di supervisione dei mercati finanziari, assicurazioni e fondi di investimento.
“I mercati dei capitali svolgono un ruolo essenziale, insieme alle banche, nel finanziamento della nostra economia, ma sono necessari ulteriori progressi per avanzare verso il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali”, sottolinea la componente irlandese del team von der Leyen. “Oggi agiamo per l’accesso ai dati finanziari e relativi alla sostenibilità”. Di più. Questa misura “rafforzerà inoltre la competitività internazionale dell’UE come luogo di scambio”, assicura Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo responsabile per un’Economia al servizio delle persone.
Sono tre le innovazioni principali alla base del nuovo punto di accesso ESAP: accesso ai dati, infrastruttura dei dati, disponibilità dei dati. Quanto al primo punto, l’obiettivo è chiaro: raccogliere le informazioni da soggetti privati, quali emittenti di titoli, fondi, revisori, banche, compagnie assicurative o intermediari. A seconda del tipo di informazioni, le entità saranno tenute a depositare le informazioni una sola volta presso un organismo di raccolta che può essere un archivio esistente (ad esempio i meccanismi di nomina ufficiale) o un’autorità esistente (un’autorità nazionale competente nel settore dei servizi finanziari o un’Autorità di controllo europea). Ciascun organismo di raccolta metterà quindi le informazioni a completa disposizione del dabatabase europeo.
L’infrastruttura sarà progettata “possibilmente basandosi su cloud o altre tecnologie”. Nella realizzazione, si dovranno prevedere servizi di traduzione automatizzata e strumenti di ricerca. Quanto alla disponibilità dei dati, saranno rimosse le barriere all’uso e al riutilizzo dei dati. Le informazioni saranno disponibili gratuitamente, anche per il download. I dati non saranno generalmente soggetti ad alcuna condizione per l’uso o il riutilizzo. “Per tutte le situazioni in cui sono richieste condizioni”, saranno basate su licenze standard aperte consentite. Verranno utilizzati formati aperti che consentiranno l’estrazione dei dati, con una quantità crescente di informazioni rese leggibili dalla macchina nel lungo periodo.