- L'Europa come non l'avete mai letta -
giovedì, 22 Maggio 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » La pandemia COVID-19 ha eroso la democrazia anche in Europa. In Italia preoccupano le intimidazioni contro giornalisti

    La pandemia COVID-19 ha eroso la democrazia anche in Europa. In Italia preoccupano le intimidazioni contro giornalisti

    Lo rileva il rapporto globale sullo stato della democrazia 2021, pubblicato dall'Istituto internazionale per la democrazia e l'assistenza elettorale. In Italia la situazione rimane stabile, anche se è stato registrato un aumento generale del sentimento anti-stampa

    Federico Baccini</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@federicobaccini" target="_blank">@federicobaccini</a> di Federico Baccini @federicobaccini
    22 Novembre 2021
    in Politica
    democrazia europa

    Bruxelles – Il mondo sta diventando sempre più autoritario e la democrazia in Europa, nel pieno della pandemia COVID-19, si sta riscoprendo meno solida di quanto si potesse immaginare. A metterlo nero su bianco è il rapporto globale sullo stato della democrazia 2021, pubblicato dall’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale (International IDEA) con sede a Stoccolma. Lo studio annuale che monitora le performance democratiche di 158 Paesi da più di 45 anni ha messo in luce come la pandemia abbia esacerbato la tendenza di molti governi – anche europei – nell’adottare tattiche repressive nei confronti dei cittadini e di limitazione della libertà di parola, per un indebolimento generale dello Stato di diritto.

    Il report specifico sull’Europa sottolinea che nell’ultimo decennio lo stato della democrazia nella maggior parte dei Paesi è andato ristagnando o declinando e la crisi sanitaria globale ha aggiunto un ulteriore livello di tensione. Alcuni Stati mostrano “chiari segni di erosione dei processi democratici e dei diritti fondamentali“, fino al punto “da non poter più essere qualificati come democrazie”. Più in dettaglio, il rapporto identifica 3 regimi ibridi (Russia, Serbia e Turchia), 2 regimi autoritari (Azerbaijan e Bielorussia) e 39 democrazie. Di queste ultime, 13 sono “ad alto rendimento”, vale a dire che ancora mostrano standard elevati nelle cinque aree analizzate (governo rappresentativo, diritti fondamentali, controllo sul governo, amministrazione imparziale e impegno partecipativo). Significativo il paragone con il primo rapporto pubblicato dall’Istituto: “Ci sono meno democrazie performanti oggi di quante ce ne fossero nel 1975“.

    La lotta al COVID-19 è stata una cartina tornasole per lo stato della democrazia in Europa. Diversi governi hanno “completamente ignorato” il rispetto per i diritti umani e lo Stato di diritto “mentre combattevano la pandemia”, sfruttando la situazione di emergenza per rafforzare le prerogative del potere esecutivo e per indebolire le salvaguardie democratiche. “La pandemia ha messo a nudo i punti di forza e le debolezze in tutta Europa”, avverte il rapporto 2021: “Dove la democrazia stava già iniziando ad erodersi, o in Paesi con deficit democratici profondi e di lunga data, il danno della pandemia sarà probabilmente sostanziale”.

    Democrazia Europa

    La democrazia nell’Europa centro-orientale

    Una delle preoccupazioni maggiori riguarda il declino democratico nei Paesi dell’Europa centro-orientale. In Ungheria, Polonia e Slovenia esiste un vero e proprio rischio che questo processo porti alla “rottura del consenso democratico-liberale dell’Unione Europea”. In questi Paesi la pandemia ha aggravato problemi strutturali dell’ultimo decennio, come la tendenza all’eccesso di poteri dell’esecutivo, la debolezza del controllo parlamentare e misure per limitare le libertà civili. Nell’ultimo anno le tendenze negative in Polonia e Ungheria hanno riguardato l’indipendenza giudiziaria e le violazioni dei diritti fondamentali, mentre la Slovenia si è unita a questo terzetto di democrazie in declino a causa degli attacchi contro la libertà di espressione e di informazione e contro l’uguaglianza tra gruppi sociali. Gli attori politici nazionali e le istituzioni dell’UE “devono agire con determinazione per resistere a un’ulteriore autocratizzazione e recuperare la regione dalla crisi attuale”, è l’esortazione dell’Istituto internazionale per la democrazia e l’assistenza elettorale.

    Anche nei Balcani Occidentali e in altri Paesi dell’Europa orientale “le debolezze di lunga data di queste nuove democrazie sono state aggravate dal COVID-19”. Questo discorso riguarda in particolare la Serbia che, “dopo anni di deterioramento dell’integrità dei media e dei diritti delle minoranze”, ora è classificata come un regime ibrido (tra il democratico e l’autoritario). Albania e Bosnia ed Erzegovina sono considerate “democrazie deboli”, con difficoltà delle élite al potere nel “rompere con le abitudini di quando erano regimi ibridi”: in questi Paesi si continuano a registrare boicottaggi parlamentari per le accuse di perdita di condizioni di parità per i gruppi di opposizione.

    Il presidente russo, Vladimir Putin, con l’omologo bielorusso, Alexander Lukashenko

    Azerbaigian, Turchia, Russia e Bielorussia hanno invece continuato ad approfondire la propria tendenza all’autocratizzazione. Qui i regimi al potere hanno intensificato la repressione contro gli oppositori politici e i gruppi indipendenti, hanno “sistematicamente” violato i diritti e le libertà fondamentali e hanno minato l’indipendenza della magistratura e dei media. In Russia “la libertà di espressione è diminuita significativamente negli ultimi dieci anni e il presidente Vladimir Putin “ha effettivamente esteso la sua permanenza al potere fino al 2036”, grazie al voto dello scorso anno sugli emendamenti alla Costituzione “condotto al di fuori del quadro giuridico e inficiato da numerose segnalazioni di violazioni procedurali”, specifica il rapporto.

    In Bielorussia “le repressioni politiche iniziate in occasione delle elezioni presidenziali dell’agosto 2020 sono continuate e hanno raggiunto livelli senza precedenti”. Lo stato della libertà di espressione e di assemblea è la peggiore rispetto a “qualsiasi momento durante i 27 anni di governo di Alexander Lukashenko“. Dall’inizio della repressione, più di 30 mile persone sono state arrestate e perseguite, “molte delle quali molestate e torturate“,  e al 31 luglio 2021 sono stati identificati 604 prigionieri politici. In questo contesto, “i cittadini e l’opposizione democratica hanno dimostrato livelli di resilienza e consolidamento senza precedenti fino a oggi“, ha sottolineato l’Istituto internazionale con sede a Stoccolma.

    Il livello democratico nell’Europa occidentale

    Anche nei 13 Paesi dell’Europa occidentale ad alto rendimento – Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Svizzera e Regno Unito – “la qualità della democrazia è in fase di stallo“. Per esempio, negli ultimi anni è stato registrato in Francia un regresso nell’uguaglianza sanitaria e nelle libertà civili (a causa delle restrizioni alla diffusione di immagini di agenti di polizia sui social network durante le proteste), mentre in Danimarca l’introduzione del divieto di coprirsi il volto con burqa e niqab ha contribuito al declino nel punteggio sulla libertà di religione. La Germania ha visto diminuire le sue prestazione sull’integrità dei media e sulla sicurezza personale e in Portogallo ci sono stati cali nell’indipendenza giudiziaria e nella lotta alla corruzione.

    Nelle altre 23 democrazie europee di medio livello (Italia compresa) la situazione è “complessivamente stagnante o erosa“, mette in evidenza lo studio. Durante la crisi sanitaria, numerosi casi di “reazioni impulsive” alla crisi hanno contribuito a sollevare le preoccupazioni dei cittadini sul futuro della democrazia: i problemi maggiori sono state le restrizioni sui diritti e le libertà fondamentali, che hanno “un impatto negativo sproporzionato sui gruppi vulnerabili e che aumentano le disuguaglianze sociali”, e la trasparenza e responsabilità dei governi nazionali nel processo decisionale. Comportamenti di questo tipo – che hanno aggravato una tendenza già in atto – si sono registrati soprattutto in Spagna, Bulgaria, Croazia, Grecia, Repubblica Ceca, Romania e Lituania, dove è minacciata l’indipendenza dei media e l’uguaglianza tra gruppi sociali.

    Per quanto riguarda l’Italia, nonostante la situazione sia rimasta pressoché stabile, si evidenziano criticità proprio in questi due settori. “Casi di abusi online, intimidazioni e prese di mira di giornalisti arrivano da Austria, Croazia, Italia, Portogallo, Russia, Serbia e Slovenia”, conferma il rapporto, associandolo a un “aumento generale del sentimento anti-stampa“. Così come rilevato anche dal Media Pluralism Monitor’s 2020, le condizioni di lavoro dei professionisti dell’informazione si stanno sempre più deteriorando e l’aumento della concentrazione della proprietà dei media in Europa è “uno dei rischi più significativi per il pluralismo”. Sul piano delle misure discriminatorie, in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito i senzatetto si sono trovati “sproporzionatamente” presi di mira dalle restrizioni determinate dalla crisi sanitaria. Inoltre, persone immigrate e di colore hanno hanno ricevuto multe “in modo sproporzionato” rispetto al resto della popolazione in tutto il continente: un fenomeno registrato in particolare in Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito.

    Tags: Covid 19democracyeuropalibertà di informazionepandemiastato di diritto

    Ti potrebbe piacere anche

    ema
    Cronaca

    Covid, la Commissione respinge le accuse di non trasparenza sugli scambi di messaggi con Pfizer

    12 Maggio 2025
    Politica Estera

    Stoccolma respinge la lettera trumpiana contro le politiche di inclusione: “Non rinunciamo alla diversità”

    9 Maggio 2025
    Libe
    Diritti

    Eurodeputati in visita a Budapest: “L’Ungheria torni a essere una democrazia”

    17 Aprile 2025
    Residents try to clean their houses as the street is covered in mud on October 31, 2024 after flash floods affected the town of Alfafar, in the region of Valencia, eastern Spain. Rescuers raced on October 31, 2024 to find survivors and victims of once-in-a-generation floods in Spain that killed at least 95 people and left towns submerged in a muddy deluge with overturned cars scattered in the streets. About 1,000 troops joined police and firefighters in the grim search for bodies in the Valencia region as Spain started three days of mourning. Up to a year's rain fell in a few hours on the eastern city of Valencia and surrounding region on October 29 sending torrents of water and mud through towns and cities. (Photo by JOSE JORDAN / AFP)
    Cronaca

    Clima, il 2024 anno estremo per l’Europa tra inondazioni e caldo record

    15 Aprile 2025
    Viktor Orbán
    Diritti

    Ungheria, Orbán manomette (di nuovo) la Costituzione per vietare le manifestazioni Lgbtq+

    14 Aprile 2025
    Economia

    Dazi, in calo le Borse Europee, l’Asia chiude contrastata

    11 Aprile 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    Kaja Kallas

    Sulla Serbia l’Ue rimane in silenzio. Dopo Costa, neanche Kallas critica Vučić

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    22 Maggio 2025

    Nella sua visita a Belgrado, l’Alta rappresentante ha ricordato che l’allineamento con i valori e la politica estera di Bruxelles...

    Ucraina Agricoltura Grano dazi Pac

    Dazi su beni agricoli e fertilizzanti dalla Russia, via libera del Parlamento Ue

    di Marco La Rocca
    22 Maggio 2025

    L'Eurocamera approva a larga maggioranza l’aumento delle tariffe agricole su Federazione russa e Bielorussia. Sul voto l’Italia si spacca: Lega...

    plenaria parlamento carbon tax cbam

    L’Eurocamera approva la semplificazione della carbon tax, verso l’esenzione il 90 per cento delle imprese

    di Redazione eunewsit
    22 Maggio 2025

    Il Consiglio dell'Ue adotterà la propria posizione il prossimo 27 maggio, poi potranno cominciare i triloghi. Decaro (Pd): "Semplifichiamo le...

    Ursula von der Leyen

    Bilancio Ue, ora anche il Ppe si rivolta contro von der Leyen: “No alla centralizzazione dei fondi”

    di Francesco Bortoletto bortoletto_f
    22 Maggio 2025

    Il gruppo parlamentare dei Popolari ha detto chiaro e tondo che si oppone alle riforme proposte dalla presidente della Commissione,...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione