Bruxelles – La frattura è stata rimarginata, almeno all’apparenza. Dopo lo scontro tra la vicepresidente della Commissione UE per il Digitale e commissaria per la Concorrenza, Margrethe Vestager, e il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, sul modo di affrontare la crisi dei semiconduttori, il gabinetto von der Leyen ha trovato un’intesa sugli aiuti di Stato per le aziende che producono microchip.
Con la comunicazione sulla politica di concorrenza adottata oggi (giovedì 18 novembre), l’esecutivo comunitario ha aperto alla possibilità di approvare aiuti di Stato che siano indirizzati a “colmare potenziali lacune di finanziamento per la creazione di impianti europei di prima generazione nell’ecosistema dei semiconduttori”. La decisione è arrivata in seguito alla “situazione eccezionale” dei semiconduttori, “della loro importanza e della dipendenza dalle forniture di un numero limitato di imprese in un contesto geopolitico difficile”, ha spiegato Vestager. La carenza “ha avuto un impatto significativo su un largo spettro di settori dell’economia europea”, dall’automotive all’elettronica, fino alla sanità.
È passata la linea Breton – sostenuta da Paesi membri come la Francia e la Germania – ma il forte accento antitrust porta la firma della vicepresidente Vestager: “Ogni caso sarà valutato in modo vigoroso, non sarà una corsa ai sussidi all’interno dell’Unione“, ha ribadito con forza la commissaria per la Concorrenza. Gli aiuti di Stato saranno soggetti a “forti salvaguardie per la concorrenza” e dovranno garantire che i benefici siano condivisi “ampiamente e senza discriminazioni” in tutta l’economia dell’Unione. La stoccata è ancora una volta ai colleghi più aperturisti: “L’autosufficienza è un’illusione nel settore dei semiconduttori, nessun Paese e nessuna azienda possono farcela da soli“. Ma il punto di compromesso è la necessità di “non lasciare nessuno da solo, vogliamo dare alle aziende un sostegno attraverso un progetto che abbia un’anima europea”.
Aiuti di Stato “appropriati”, “minimizzazione del rischio di distorsione della concorrenza” e supporto alle alleanze di reti industriali anche nel campo dei microchip e dei semiconduttori. “Oltre ai sussidi, è importante che i Paesi membri superino insieme i fallimenti del mercato”, ha esortato la vicepresidente della Commissione UE, che ha anticipato il rafforzamento dei progetti paneuropei “nella prossima comunicazione” sugli aiuti di Stato: “Faciliterà la partecipazione delle piccole e medie imprese e chiarirà i criteri per mettere in comune le risorse nazionali ed europee”.
Soddisfatto il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo. “La proroga fino al 30 giugno 2022 del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato è un’ottima notizia”. Questa normativa, continua l’esponente del movimento 5 Stelle, “anche se d’emergenza, ha avuto effetti molto positivi e dunque non possiamo che accogliere positivamente l’apertura di Vestager di estendere queste regole anche al settore dei microchip e dei semiconduttori”.